Epifania a sorpresa all’Orientale

 

Epifania a sorpresa all’Orientale

Lida Viganoni

Il Rettore le scrive la lettera, la Befana risponde

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Il 6 gennaio 2011 a Palazzo del Mediterraneo ha avuto luogo una nuova e davvero insolita iniziativa: in questo giorno festivo i posti dell'aula T1 – solitamente riservata ad affollate lezioni, a Consigli di Facoltà e a convegni – erano tutti occupati. Fatto è che l'utenza non era certo consueta: per una buona metà si trattava di bambini di età compresa tra pochissimi mesi e i dodici anni. E gli accompagnatori? Ma ovviamente i loro genitori, proprio quelli che ogni giorno sono qui a mandare avanti uffici, strutture, portinerie, tutto. Impossibile elencarli. Lida Viganoni, Rettore dell'antico ateneo campano, cappotto significativamente rosso e in evidente anticipo sull'orario convenuto (“Non si fanno attendere i bambini!”, ha detto appena arrivata), dopo essersi intrattenuta con qualche genitore all'esterno dell'aula è entrata ed ha immediatamente rotto il ghiaccio spiegando ai piccoli ospiti di trovarsi lì su delega speciale della Befana, per la precisione nel molto inatteso ruolo di vice. Informazione che naturalmente ha scatenato un primo e divertitissimo applauso. Poi ha descritto un po' la delegante, quella... vera: “È una donna giovane, e sempre bella”. Un messaggio di partecipazione di certo spiazzante rispetto allo stereotipo delle vecchina, e che ogni bambino un giorno capirà bene. Ma non ora, non ancora: basta aver detto questo. L'inattesa “vice” si è quindi occupata della distribuzione dei pacchi regalo, coadiuvata da una elettrica Michelina Ammendola. Immancabile, naturalmente, Umberto Cinque e, per l'occasione, all'opera anche Gabriele Flaminio: ognuno in prima linea per ospiti di una simile importanza! Gli adulti presenti sanno stare al gioco, e la cosa scorre via bene. Appena entrati nella sala i bimbi erano ben incuriositi dai tanti pacchetti in pila sul tavolo usualmente riservato alle conferenze; qualcuno si avvicinava per cercare di scorgere il proprio nome sull’etichetta, qualcun'altro invece ancora incredulo si chiedeva come avesse fatto la Befana ad entrare in quella enorme stanza e a lasciare lì tutti quei regali. “Sono tanti da trasportare per una vecchietta!”, ha osservato una bimba fortunatamente ancora troppo giovane per cadere nel tormento dei sospetti. La sala era ormai piena quando il Rettore ha cominciato a chiamare uno alla volta i nomi dei bambini, e il primo a cui è toccato di farsi avanti ha ricevuto gli applausi e i sorrisi affettuosi dei partecipanti. I più erano accompagnati dai genitori a ricevere il proprio regalo o perché intimiditi dalla presenza di tante persone o semplicemente perché troppo piccoli, ma qualche coraggioso se l'è andato a prendere da solo. Per tutti comunque l’augurio speciale è stato lo stesso: crescere bene e magari un giorno rivedersi qui all’Orientale, chissà. L’atmosfera di festa ha coinvolto tutti, adulti e bambini; i primi si sono goduti il momento in maniera particolare e l’iniziativa ha consentito loro per un giorno di condividere con i propri cari luoghi e spazi che appartengono al quotidiano. Un nome dopo l’altro e la lista arriva alla fine: i bambini, ancora intenti a scartare i pacchetti, appaiono contenti e soddisfatti. Il Rettore saluta e ringrazia tutti con l'auspicio che occasioni di incontro come questo di oggi possano ripetersi. Soprattutto, che possano regalare la stessa gioia.

Dorina Buselli

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