Kill Pil: chiasso o “ammuina”?

 

Kill Pil: chiasso o “ammuina”?

Ugo Leone

"L’informazione fa chiasso, ma non sempre il chiasso fa buona informazione"

Con una relazione intitolata L’informazione fa chiasso ma non sempre il chiasso fa buona informazione, il professore Ugo Leone ha sostenuto la necessità di una corretta comunicazione intesa come strumento fondamentale per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto alle problematiche ambientali. Interrogandosi sul perché l’uomo contemporaneo si interessi con crescente attenzione alle notizie catastrofiche, il professore Leone ha constatato in che misura la cultura dello spavento o, se si preferisce, della paura vera e propria, rappresenti una miniera d’oro per i servizi dell’informazione e non solo.
Le catastrofi, ad esempio, non sono sempre naturali e i mezzi d'informazione, consci del fatto che la notizia tragica assicuri un ascolto maggiore di altre, ne approfittano per creare veri e propri casi mediatici dando rilievo a questo particolare tipo di notizie a discapito di altre più interessanti, e probabilmente più importanti.
Un esempio tra tutti, il caso della SARS: una testimonianza di come, spesso, le cosiddette pandemie costituiscano principalmente un occasione di guadagno per le multinazionali farmaceutiche. Altro problema tipico della non corretta informazione è la definizione di una catastrofe come prevedibile o addirittura evitabile. Alla strenua ricerca di un possibile colpevole, ecco che ogni volta ha inizio un nuovo can can mediatico: sulle inchieste giudiziarie, le supposizioni, le testimonianze, i dubbi, i vari processi, i talk show con gli esperti di turno e gli opinionisti, ecc.; il tutto con un solo semplice obiettivo: lo share.
Fare informazione in modo corretto è estremamente complesso, spiega il professor Leone. Significa dare a chi ascolta la possibilità di conoscere tutti gli elementi relativi ad una data questione, per far sì che si possa assumere un atteggiamento critico. Allo stesso modo, anche lo scienziato ha il compito di informare, diffondendo le notizie fondate e veritiere, ed evitando le notizie false e contenziose, soggette ad eventuali manipolazioni.
In particolare, a proposito della questione ambientale, Ugo Leone sottolinea quanto la disinformazione caratterizzi questo ambito non solo in Italia; i più disinformati risultano essere i cittadini americani.
La soluzione auspicata è chiara ma di non facile realizzazione: per saper comunicare c’è bisogno di una democrazia partecipativa dove tutte le persone coinvolte in una determinata problematica possano lavorare insieme per giungere ad una trattativa comune. Purtroppo, conclude Leone, il cittadino non riesce sempre a difendersi dalla comunicazione scorretta ma è altrettanto vero che il chiasso mediatico può anche essere utile per dare voce a tanti problemi seri e reali che, senza una doverosa risonanza mediatica, non troverebbero soluzione. Ecco perché è necessario distinguere tra “chiasso”, metafora di un tipo di informazione corretta ed “ammuina”, sempre più spesso paragonabile all'effetto collaterale di un’informazione parziale e manipolatrice.

Raffaella Sbrescia

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