L’Arcadia di Sannazaro: nuova edizione a cura di Carlo Vecce

 

L’Arcadia di Sannazaro: nuova edizione a cura di Carlo Vecce

L'immagine della copertina del libro

Arcadia di Jacopo Sannazaro, Introduzione e commento a cura di Carlo Vecce, Carocci editore, 2013, pp. 392

 

L’analisi del volume mostra molteplici chiavi di lettura e differenti tematiche, prime fra tutte l’opposizione topica fra la vita campestre e quella cittadina e il rapporto uomo-natura che si inserisce nel sogno di ricerca di un’armonia perduta: è questo che spiega il grande fascino che l’Arcadia di Sannazaro ha esercitato sugli intellettuali dell’età moderna – si pensi a Leopardi – che vedevano nell’opera un’allegoria sociale ed economica, in cui i rapporti di potere andavano rivisti profondamente. A questo si aggiunge la riflessione di tipo linguistico basata sulla scelta di un fiorentino petrarchesco molto prima della canonizzazione bembiana, che pure contribuì alla fortuna dell’opera.

L’Arcadia di Sannazaro, spazio di utopia, non è in realtà una vera “utopia” come l’Utopia di Moro o la Città del Sole di Campanella proprio perché l’allegoria bucolica rinvia sempre al tempo presente, alla storia, ed è per questo che compaiono fra i temi anche quello della sofferenza e della morte.

Un’opera affascinante dal punto di vista letterario, da leggere in “verticale”: una enorme densità intertestuale, mosaico di riferimenti ad altri autori – Teocrito, Virgilio, Petrarca, Boccaccio – nonché una forma di “dialogo” che oggi torna ad essere di nuovo comprensibile, dopo la critica strutturalista di Maria Corti.

Il racconto del viaggio del pastore Sincero – viaggio a più livelli, immaginario in Arcadia, quello dell’opera nel tempo e quello del lettore di oggi nel labirinto delle interpretazioni – risulta di forte attualità in un’epoca in cui l’individuo è alienato e ridotto ad ingranaggio della società dei consumi.

E infine Napoli, raccontata nel suo splendore e nella sua crisi in epoca rinascimentale, costituendo un interessante affresco della città partenopea.

L'ammirevole iniziativa dell'editore Carocci esce a cura di Carlo Vecce, professore di Letteratura italiana all'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

Redazione

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