L’Università della Slesia incontra l'Italia... all'Orientale

 

L’Università della Slesia incontra l'Italia... all'Orientale

Professor Janusz Janeczek

Colpo di acceleratore nelle relazioni di scambio tra l'Università polacca e il nostro Ateneo, conferenze affollate e incontri programmatici alla presenza dei due Rettori

Tra il 24 e il 27 marzo 2010 il nostro ateneo ha ospitato la delegazione dall'Università della Slesia di Katowice (Polonia), costituita dall'attuale rettore professor Wiesław Banyś, che svolge anche la funzione di Presidente della Conferenza Nazionale dei Rettori delle Università Polacche, dal professor Janusz Janeczek, ex-rettore dell'ateneo, attualmente esperto della Commissione europea per la valutazione dei progetti europei e dal professor Aleksander Wilkoń, che è stato per molti anni docente presso "L'Orientale". La visita dei rappresentanti dell'ateneo polacco aveva come scopo il consolidamento della collaborazione tra le due università, che ha avuto inizio nel lontano 1989 e che, con accordi successivi, si è progressivamente arricchito di nuovi interessi.
In questo momento il legame tra le università è un comune progetto europeo la cui prima traccia è stata la realizzazione della pubblicazione Genius Loci; obiettivo del progetto è la reciproca valorizzazione del patrimonio culturale. Nel contempo l’incontro con i professori polacchi è uno dei primi frutti dell'ambiziosa idea di fondare il Consorzio delle Università Europee, insieme ad altri partner: l’università ceca e slovena hanno già espresso il proprio interesse al riguardo.
Durante l'assemblea plenaria, svoltasi il giorno 24 alla presenza del Magnifico Rettore dell’Orientale Lida Viganoni, si è discusso nel merito della collaborazione già intrapresa e dei progetti comunemente realizzati così come delle iniziative in programmazione. Vale la pena citare i nomi dei partecipanti alla riunione al fine di dare un’idea del quadro nel quale l’intesa si sta costruendo: il professore Augusto Guarino, preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, i professori Carlo Vecce, Rosalba Guerini e Aleksandra Zabjek per il progetto Genius Loci; la professoressa Luigia Melillo come responsabile del Centro Life Long Learning, la professoressa Anna De Meo come responsabile del corso d'italiano per gli studenti polacchi dell'Università della Slesia in modalità e-learning, il professore Sergio Baldi per questioni relative alle problematiche degli studenti con handicap, il signor Umberto Cinque per le numerose implicazioni logistiche che il progetto comporta: tutto, naturalmente, nell’ottica degli scambi da strutturare.
Ma, cosa di certo importante, erano presenti anche l’ingegnere Mantovano a rappresentare il Teatro di San Carlo, che avrebbe a cuore trasferte di suoi artisti in Polonia, e il dottor Paweł Stasikowski, Consigliere Culturale dell'Ambasciata Polacca di Roma, che intende assegnare borse di studio del governo polacco per gli studenti italiani. A quanto sembra si tratta dunque di una iniziativa che, vista nel suo complesso, costituisce una novità non sempicemente "napoletana", ma di ben più ampio respiro.


Il giorno successivo il professor Wiesław Banyś ha tenuto presso Palazzo Du Mesnil la Lectio Magistralis dal titolo Polisemie des mots et la traduction: un interessante spaccato sulla traduzione computazionale e il modello universale della descrizione lessicografica delle lingue.
Il 26 marzo, presso Palazzo del Mediterraneo, il professor Janusz Janeczek ha tenuto la seconda Lectio Magistralis, dal titolo Etica nelle ricerche scientifiche.
Nella conferenza, che ha goduto anche di un evidente successo di pubblico, veniva colta la perdurante attualità del legame tra la ricerca scientifica e i dilemmi di natura morale. Il fulcro della lezione è stato l’analisi dei fenomeni di falsificazione, fabbricazione e plagio, che sono ancora i più frequenti reati degli scienziati, spinti dalla volontà di successo economico e di fama. Il professor Janeczek ha ricordato i modelli etici rappresentati dagli scienziati britannici che, durante la seconda guerra mondiale, rifiutarono di eseguire gli esperimenti richiesti dal Ministero della Difesa.
Anche il professor Wilkoń è ritornato nelle aule dell’Ateneo, in via Duomo, nelle quali ha a lungo insegnato. In quell’occasione ha proposto a studenti e dottorandi un ciclo di conferenze su Il mondo slavo nel mondo europeo, I dialetti e le lingue letterarie slave, e La Sede della comunità protoslava. Proposta accolta con entusiasmo.
Infine, gli ospiti hanno visitato la splendida sede convegnistica dell’Orientale sull’isola di Procida: una visita particolarmente sentita dal professor Janeczek, la cui chiara fama di geologo si è espressa così anche su un campo decisamente inaspettato!

Adriana Elżbieta Kaszycka

© RIPRODUZIONE RISERVATA