I profumi nelle società antiche: un libro tra discipline ed epoche diverse

 

I profumi nelle società antiche: un libro tra discipline ed epoche diverse

Un momento della presentazione

All'Orientale presentato il libro I profumi nelle società antiche - produzione, commercio, usi, valori simbolici, curato da Alfredo Carannante e Matteo D’Acunto, edito da Pandemos e realizzato con la collaborazione di Carthusia – i profumi di Capri

14 gennaio 2013 – Nell’effettuare i saluti iniziali, il Rettore Lida Viganoni si è soffermato sul processo che ha portato alla nascita di questo volume, specificando come I profumi nelle società antiche rappresenti la pubblicazione degli atti di un convegno promosso da Alfredo Carannante e Matteo D’Acunto, svoltosi nel giugno del 2011 all’Orientale.

L’importanza del libro è da ricercare, oltre che nel valore in sé del libro, nella straordinarietà dell’operazione messa in atto per far sì che esso vedesse la luce, caratterizzata dalla partecipazione al progetto, in qualità di sponsor, dell’azienda Carthusia. Un valore tra altri di tale operazione risiede nella capacità di unire due mondi, quello della ricerca scientifica adibita ad uso commerciale e quello della ricerca accademica, all’apparenza reciprocamente incomunicabili. Questo particolare intreccio ha dato così vita ad un volume articolato che ha la capacità di attrarre anche chi è profano in materia.

All’evento ha partecipato, in veste di rappresentante della Carthusia, Michele Pagani che ha sottolineato come sia stato fin da subito entusiasta di contribuire, per l’azienda che rappresenta, alla realizzazione di tale volume, in quanto abbia sempre ritenuto che dalla condizione di crisi dei consumi che in questo periodo storico attanaglia l’economia e il mercato mondiale si possa uscire anche con una adeguata collaborazione tra mondo culturale e mondo imprenditoriale. Gli fa eco Roberto Tottoli, direttore del DAAM (Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo), che nell’augurarsi che altre operazioni del genere possano attuarsi, ha dichiarato come il ruolo degli studiosi, così come quello del suo Dipartimento, debba essere quello di saper declinare le proprie conoscenze in tutte le possibili sfaccettature.

Ad entrare nello specifico dei temi trattati dal volume curato da Carannante e D’Acunto ha provveduto Claude Pouzadoux, esponente del Centre Jean Bérard di Napoli, la quale ha ritenuto degna di nota soprattutto la capacità dei curatori di lanciare un ponte tra discipline, aree geografiche e metodi di studi diversi. Queste caratteristiche, unite ad una propensione del libro ad abbracciare lunghe distanze e lunghi periodi temporali, rendono I profumi nelle società antiche un vero e proprio manuale per chi volesse approcciarsi al mondo dei profumi. A quanto affermato dalla Pouzadoux si è ricollegato poi Stefano De Martino, dell’Università degli Studi di Torino, che si è ritenuto colpito dalla straordinaria chiarezza nella scrittura dell’opera, tanto da ritenerla la vera carta vincente del libro.

I curatori del volume sono intervenuti a conclusione dell’evento. Alfredo Carannante ha sottolineato come il punto centrale del libro sia rappresentato dal superamento delle barriere, siano esse scientifiche, cronologiche, geografiche o disciplinari. È così che I profumi nelle società antiche rappresenta il primo passo per portare avanti un tentativo di multidisciplinarità, da estendere poi a tutti i campi del sapere. Dello stesso parere è Matteo D’Acunto, che ha anche specificato come tale approccio multidisciplinare sia stato adoperato, nella cura del volume, in un’ottica di rispetto per tutti i campi di studio trattati, non sfinendone la straordinaria portata epistemologica, in modo di addivenire, attraverso un’esperienza dialogica, ad una equilibrata sintesi.

Oriano Guida - Direttore: Alberto Manco

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