Paesaggi sommersi
Paesaggi sommersi
Dopo aver ospitato nel mese di marzo l’VIII edizione dell’ISUR – International Symposium on Underwater Research, accogliendo oltre centoventi studiosi e ricercatori legati al mondo sommerso, la Scuola di Alta Formazione di Terra Murata di Procida è stata sede di un nuovo incontro dedicato al mare e al mondo sommerso. Il 30 e 31 maggio si è infatti tenuto un incontro su vari ambiti della ricerca marina, analizzata nella prospettiva delle discipline storico-archeologiche, giuridiche e ambientali.
Nell’ambito del convegno “Paesaggi sommersi – ambiente, storia, archeologia, governance” si è voluto sottolineare la stretta interrelazione esistente fra differenti aree di ricerca che, apparentemente distanti, si incontrano e si legano sullo scenario del mondo marittimo, costiero e subacqueo. I contributi sono stati sia di docenti e ricercatori dell’Ateneo, a vario titolo impegnati in lavori e studi legati al mare, sia dei responsabili delle Istituzioni (Soprintendenze, Parchi Naturali e Marini, Università italiane ed estere) coinvolte nei programmi di ricerca.
L’incontro ha permesso di fare il punto sulla situazione attuale e di impostare nuove attività di ricerca e di offerta didattica da parte dell’Università di Napoli “L’Orientale”.
Se infatti non è nuovo l’interesse dell’Ateneo nei confronti del mare, già oggetto di approfondite ricerche storiche, archeologiche e giuridiche, gli ultimi anni hanno visto il fiorire di nuove importanti iniziative di formazione e di ricerca, con l’attivazione – all’interno del Dipartimento Asia, Africa, Mediterraneo – del laboratorio di Archeologia Subacquea e dei moduli di Archeologia Marittima, e l’apertura di missioni di ricognizione, scavo e documentazione. In particolare, l’attenzione è stata rivolta alle ville marittime romane del Lazio meridionale (F. Pesando e M. Stefanile, in regime di convenzione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio), alle aree sommerse del Golfo di Antalya (M. Stefanile, in collaborazione con la Selçuk University di Konya), ai porti africani del Mar Rosso (A. Manzo e C. Zazzaro, in collaborazione con la Boston University, i musei eritrei, il Centro Ricerche sul Deserto Orientale e l'Università Cattolica di Milano) e alle rotte desertiche e marittime della Penisola Arabica (R. Loreto e C. Zazzaro in collaborazione con la Saudi Commission for Tourism and Antiquity) e dell'Oman (R. Loreto in collaborazione con il Ministery of Culture and Heritage, Oman); di queste missioni e delle prospettive future di studio e di ricerca, tra Mediterraneo e Mar Rosso, si darà approfonditamente conto nel corso del convegno.
Questo primo incontro è stato finalizzato alla costituzione di un Osservatorio del Mare, riferimento permanente all'interno de “L’Orientale”, che promuoverà e coordinerà insieme agli Istituti di vigilanza e tutela lo studio del mondo costiero e sommerso in tutte le sue differenti articolazioni. Tra le future attività sul tema dei paesaggi costieri, la Scuola di Procida si prepara a ospitare nel 2015 la Red Sea Project VII Conference, rimarcando ancora una volta l’ambizione dell’Ateneo a rivestire un ruolo centrale negli studi marittimi internazionali.