Progetto FEI, la lingua come primo passo dell’integrazione

 

Progetto FEI, la lingua come primo passo dell’integrazione

Un momento dell'incontro - Foto: Milo Alterio

Cerimonia di chiusura a palazzo Mediterraneo del progetto realizzato dal CILA per l’insegnamento della lingua italiana ai cittadini di paesi terzi

13 giugno 2013 – Aula gremita quella di palazzo Mediterraneo per la cerimonia di chiusura del progetto del Fondo Europeo per l’Integrazione (FEI) realizzato dal Centro Interdipartimentale di servizi Linguistici e Audiovisivi (CILA) dell’Università di Napoli l’Orientale con il supporto di una rete istituzionale e di associazioni del territorio campano che ha coinvolto l’Ambito Sociale 15 (Torre Annunziata, Boscotrecase, Boscoreale, Trecase), l’Ente Nazionale Sordi di Napoli, l’INAIL Campania, Unioncamere Campania, LESS Onlus di Napoli, il Centro Fernandes di Castel Volurno, AIUDU di Giugliano, Dadaa Ghezo di Sant’Antimo e la Scuola di Pace di Napoli. Il progetto ha attivato 13 classi (di cui una per minori e una per non udenti) per l’insegnamento della lingua italiana a 571 cittadini di paesi terzi con 41 cittadinanze presenti. Il Viceprefetto, la dottoressa Carolina Iovino, oltre ai ringraziamenti agli enti e alle associazioni, ha sottolineato come il progetto sia stato importante nell’ottica dell’inserimento dei cittadini stranieri che, per ricevere il permesso di soggiorno CE di lungo periodo, sono obbligati, tra l’altro, al superamento di un test di conoscenza della lingua italiana come previsto dall’art. 9 del Testo Unico sull’Immigrazione. Il Rettore Lida Viganoni si è detto orgoglioso perché questo progetto si è svolto proprio all’Orientale, luogo di cura delle culture, dove si coltiva il dialogo e l’integrazione. La lingua, ha aggiunto il Rettore, è il primo veicolo di comunicazione, e guai a pensare a forme di assimilazione, lo scambio e la contaminazione sono necessari nella formazione delle nuove identità. La professoressa De Meo, che dirige il CILA e che ha curato la realizzazione del progetto, ha dichiarato invece, tra l'altro, che questo tipo di attività rappresenta l’anima più sociale dell’Università.
Hanno poi fatto i loro ringraziamenti l’Assessore Alfieri del Comune di Torre Annunziata, il Responsabile del Centro Fernandes di Castel Volturno Antonio Casale, e il Presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Napoli Giuseppe Amorini che si è unito al coro che chiede una riedizione del progetto con una programmazione che magari preveda nuovamente la formazione di una classe per disabili sordi. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati agli studenti presenti, e l’aula si è svuotata lentamente in un susseguirsi di nomi provenienti da ogni angolo del mondo.

Autore: Nicola Di Mauro - Direttore: Alberto Manco, Foto: Milo Alterio, Vittoria Boccia

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