Donne di Passioni. Presentato un libro di Serena Guarracino

 

Donne di Passioni. Presentato un libro di Serena Guarracino

Copertina del testo di Serena Guarracino

Il Centro Archivio delle Donne e la Società Italiana delle Letterate hanno organizzato l’incontro moderato da Marina Vitale

Napoli, 26 gennaio 2012 – È stato presentato, presso il Caffè letterario Intra Moenia, il libro di Serena Guarracino Donne di Passioni. Personagge della lirica tra differenza sessuale, classe e razza, pubblicato da Editoria & Spettacolo. All’evento, organizzato dal CAD (Centro Archivio delle Donne) dell’Università L’Orientale e dalla SIL (Società Italiana delle Letterate), sono intervenute Maria Vittoria Tessitore e Marina Vitale, quest’ultima moderatrice dell’incontro.
Il libro ruota attorno a Traviata, Carmen e Madame Butterfly, ma più che verso le opere in genere l’attenzione della Guarracino è diretta verso le loro protagoniste, rispettivamente Violetta, Carmen e Cio-cio-san. Le tre personagge, termine coniato da Maria Vittoria Tessitore, non sono soltanto analizzate così come appaiono nella loro più nota versione ma sono esplorate anche le loro tante altre versioni, in altre parole quelle delle riscritture contemporanee, cinematografiche e teatrali.
Il lavoro, come ha notato Marina Vitale, affronta un argomento dalla natura complessa e lo fa attraverso la complessità degli intrecci che stanno alla base degli studi - musicologia, studi letterari e culturali - dell’autrice. Inoltre la prassi di lettura delle opere, hanno convenuto le due studiose intervenute, è stata stimolata dalla conoscenza di Edward Said e delle sue lezioni tenute sul tema della musica.
Attraverso queste tre eroine emerge come l’opera lirica sia stata e sia tuttora portatrice di valori patriarcali. In una società che vuole la donna sottomessa il destino di Violetta, Carmen e Cio-cio-san, “ribelli per passione e ancora più appassionate nel momento della morte”, come si legge sulla quarta di copertina del libro, non potrebbe essere diverso. La morte è l’unico modo per redimersi dopo aver trasgredito le regole della società patriarcale. Ma la loro fine in scena non le condanna all’oblio. Serena Guarracino analizza i tanti lavori contemporanei che hanno riproposto le storie delle tre donne di passioni, come Camille, U-Carmen eKhayelitsha, Pretty Woman. Dalla loro analisi, e dal confronto con le opere a cui più o meno esplicitamente si ispirano, si comprende che quelle personagge ribelli non sono state messe a tacere con la morte perché il potere della loro trasgressione è più forte di qualunque messaggio di repressione. Nelle riscritture la loro trasgressione diventa un andare oltre, rispetto alle differenze di genere, ma anche di classe e di razza. Violetta, Carmen e Cio-cio-san sono tre donne all’opera in tutti e due i significati che quest’espressione può assumere. Infatti loro sono, come si è notato durante il dibattito, protagonista dell’opera lirica e al tempo stesso sono donne che agiscono.
È assolutamente un tema attuale quello affrontato dalla scrittrice. Le tre eroine, che sono al tempo stesso forti ribelli e vittime, escono vittoriose dalla loro storia. “Ebbene, allora colpiscimi, o lasciami passare” dice Carmen a Josè che brandisce il coltello con cui, subito dopo, la ucciderà. Quando ormai nessuna alternativa sembra possibile, il coltello che la uccide diventa per Carmen l’unica forma di ribellione e libertà.
 

Agostina Picerini, Daniela Vitolo

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