Quattro giorni di cinema cubano

 

Quattro giorni di cinema cubano

La bella del Alhambra

Quattro proiezioni organizzate dal dottorato in Culture dei Paesi di Lingue Iberiche e Iberoamericane per una panoramica sul cinema cubano tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta

Nei giorni 28, 29, 30 novembre e 1 dicembre, si è svolto tra la sede di palazzo Giusso dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale e l’Instituto Cervantes di Napoli, un ciclo di cinema cubano organizzato dal dottorato in Culture dei Paesi di Lingue Iberiche e Iberoamericane, con la presenza di due ospiti d’eccezione quali Carlos Martí Brenes, poeta cubano autore del famoso Te llamaré Logor, e Francisco López Álvarez, docente presso la Escuela Internacional de Cine y Televisión de La Habana.
Il primo film proposto è stato La muerte de un burócrata di Tomás Gutiérrez Alea, un’opera fortemente critica nei confronti della burocrazia e caratterizzata da una notevole dose di humor nero. La pellicola, rende omaggio alla migliore produzione cinematografica internazionale del tempo, con omaggi che vanno da Buster Keaton a Luis Buñuel. Il film è stato presentato dalla professoressa Paola Gorla dell’Università degli studi di Napoli l’Orientale e da Valerio Caprara, docente di Storia e critica del cinema presso la medesima università.
Nel secondo incontro, svoltosi presso l’Instituto Cervantes di Napoli, è stato proiettato il film Clandestinos di Fernando Pérez. L’opera, incentrata sulla lotta urbana clandestina alla dittatura di Batista, è stata presentata dalla professoressa Paola Gorla e da María Isabel Serrano Sánchez, direttrice dell’Instituto Cervantes di Napoli, oltre che da Carlos Martí Brenes e Francisco López Álvarez.
Per il terzo appuntamento, tenutosi sempre presso l’Instituto Cervantes, è stato proiettato La bella del Alhambra, musical sulla condizione della donna nella Cuba Repubblicana diretto da Enrique Pineda Barnet.
Nel quarto e ultimo incontro, svoltosi presso la sede dell’Orientale di palazzo Giusso, l’opera proiettata è stata Retrato de Teresa di Pastor Vega. Lungometraggio sul tema dell’integrazione della donna in una società ancora molto maschilista come quella cubana. Al film ha fatto seguito un interessante dibattito con Carlos Martí Brenes e Francisco López Álvarez.
Il Ciclo de cine cubano organizzato dal dottorato in Culture dei Paesi di Lingue Iberiche e Iberoamericane ha ricevuto un’ottima risposta da parte degli studenti, i quali hanno avuto la possibilità di conoscere una piccola parte del grande repertorio cinematografico cubano. Un repertorio fatto di opere d’altissima qualità artistica che, a causa di scelte politiche ormai insensate, difficilmente riescono a raggiungere il circuito internazionale.
 

Davide Aliberti

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