Interviste
Laueato all’Orientale, ora corrispondente estero de Il Manifesto. Un segreto della professione? “Impegno, professionalità, anticonformismo, e comprensione dell'altro”. L’Orientale? “L'ambiente umano, culturale e politico che gravitava attorno a palazzo Corigliano e palazzo Giusso per me è stato straordinariamente stimolante”
Lei si è laureato all’Orientale."La mia esperienza all’Orientale è stata fondamentale per la mia formazione e la mia crescita culturale e ha certamente contribuito a determinare e a tracciare la mia vita professionale"
Lei si è iscritto all’Orientale, allora Istituto Universitario, nel 1974, cioè subito dopo che l’Istituto si era riorganizzato in due Facoltà e nella Scuola di Studi Islamici (la cosiddetta Riforma Gnoli, dal cognome del Rettore del tempo). Come mai scelse l’Orientale? Che impressione Le fece l’Istituto quando Le"Per me l’esperienza di studi all’Orientale ha significato, e significa tutt’ora, una formidabile e costante occasione di incontro e confronto con culture e persone: gli altri, in carne, ossa, letteratura, religione e politica"
Mi sembra che Lei si sia iscritta all’Orientale dopo aver lasciato il lavoro nel quale era impegnata. Perché decise di abbandonare il lavoro? E come mai pensò all’Orientale?“The University L'Orientale was able to bring together such a diverse group of individuals in a way that nonetheless created this sense of cohesion”
Mr Royal, you are the Director of Philip Roth Studies. Can you describe this project and its importance for the american literature studies? “I founded the Journal Philip Roth Studies in 2003 and the first issue was in 2005 and we’re now in our seventh volume year.In occasione del XLV Convegno Internazionale della Società di Linguistica Italiana (SLI), a cui partecipano anche relatori de L'Orientale, il Web Magazine ha intervistato il Presidente uscente Tullio Telmon
Professor Telmon, lei è linguista, dialettologo nonché Presidente della SLI che ha organizzato questo importante Convegno. Durante l'apertura dei lavori ha parlato di un'Italia dalle 6000 lingue anche se, purtroppo, sono davvero poche le varietà considerate lingue dall'attuale Legge 482.
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Non farti cadere le braccia - Edoardo Bennato