Tavola rotonda Modernità di Leonardo

 

Tavola rotonda Modernità di Leonardo

La locandina dell'evento

Università degli studi di Napoli “L’Orientale” – Il 26 febbraio 2013 si è svolta la tavola rotonda Modernità di Leonardo. Momenti e forme della ricezione vinciana, organizzata in occasione della pubblicazione del volume Trattato della Pittura a cura di Anna Sconza

Nella cornice della Basilica di San Giovanni Maggiore, Carlo Vecce ha dato inizio ai lavori ringraziando il Rettore dell'Orientale Lida Viganoni e Leonardo Di Mauro che hanno permesso la realizzazione dell'incontro dedicato a Leonardo da Vinci.

Ad introdurre uno dei temi chiave dell'incontro – la storia della Tavola Doria, opera vinciana di grande valore della quale si è auspicato un possibile ritorno a Napoli, sua sede originaria – gli interventi di Sergio Cozzolino, Soprintendente per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia, e dello stesso Di Mauro, coordinatore di un Dottorato di Ricerca presso la Federico II.

Importante, inoltre, a quanto è stato possibile capire grazie alle testimonianze di Armando Zambrano e Luigi Vinci, l’interesse nei confronti della figura di Leonardo da Vinci come rappresentante di un perfetto connubio tra arte e ingegneria.

Centrale la partecipazione di Louis Godart, Consigliere del Presidente della Repubblica per la Conservazione del Patrimonio Storico-Artistico, che è intervenuto dopo Carlo Pedretti, direttore dell’Hammer Center for Leonardo Studies-Los Angeles.

Dopo una dettagliata analisi tecnica della tavola – durante la quale Godart ha proiettato alcune radiografie dell’opera, mostrando la presenza di una serie d’impronte digitali presenti sul supporto e rintracciabili anche in altri lavori dell’artista – lo studioso ha ripercorso l’intera storia della Tavola Doria, un rifacimento di parte della Battaglia di Anghiari alla quale Leonardo da Vinci lavorò nei primi anni del Cinquecento. L'opera in questione – cui Godart ha dedicato un volume dal titolo La tavola Doria (edito da Mondadori, 163 pp.; NdR) – era scomparsa da Napoli nel 1940 ed è stata ritrovata dopo più di settanta anni grazie al lavoro svolto dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Infatti, dopo essere stata acquistata nel 1992 dal museo giapponese Tokio Fuji Art Museum e custodita in un caveau a Ginevra, nel corso del 2012 la tavola è tornata in Italia proprio grazie all'intervento delle forze dell’ordine.
Al termine di questo curioso percorso, Vecce ha passato la parola ai discussant i quali hanno contribuito a completare il quadro relativo ai momenti e alle forme della ricezione dell'opera vinciana. Mentre l’intervento di Anna Sconza – curatrice del Trattato della Pittura (Parigi, Les Belles Lettres, 2012, pp.; NdR) – ha consentito di concentrare l’attenzione sull’importanza di Leonardo da Vinci nei diversi campi del sapere anche attraverso il confronto delle versioni italiana e francese del testo, l’intervento di Rita Librandi ha ruotato attorno ad alcuni degli aspetti strettamente linguistici del lavoro dell’artista rinascimentale. Sulla base della propria esperienza in qualità di coordinatrice di un progetto di ricerca dedicato alla creazione di un Glossario del lessico anatomico di Leonardo da Vinci, la studiosa ha infatti proposto l'analisi del termine tecnico pollise introdotto da Leonardo da Vinci, mostrando in questo modo ai presenti quanto l’artista amasse sperimentare, e non soltanto con i colori e con la materia ma anche attraverso la lingua.

Mariarosaria Pannullo, Foto: Annacarla Tredici - Direttore: Alberto Manco

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