Una nuova missione dell'Orientale in Cina

 

Una nuova missione dell'Orientale in Cina

BFSU. In prima fila, dalla sin: W. Jun, C. Vecce, S. Stafutti, S. Youzhong, W. Zhengyi,  X. Tiānyòu, R. Antonelli, M. S. Sapegno

Nell’ambito dell’accordo tra l'Università L’Orientale e l’Università di Lingue e Culture Straniere di Pechino (BSFU), si è svolto il Congresso Internazionale su Boccaccio (Pechino 15-16 giugno 2013), in occasione del quale è stato attivato il primo dottorato cinese in Studi Italiani, in cotutela con l’Orientale.

Luglio 2013 - Nel corso della missione sono state visitate diverse università di Pechino, Shanghai e Nanchino, Xian e Chongqing, oltre ad altre istituzioni culturali contattate dagli Istituti Italiani di Cultura di Shanghai e di Pechino (professori Carlo Molina e Stefania Stafutti) e dal Consolato di Shanghai (professore Giorgio Casacchia).

In tutte le università visitate si è potuto registrare un forte aumento di interesse per la lingua e la cultura italiana non solo attraverso il numero degli studenti, sempre crescente, ma anche per l’attivazione di nuovi posti di insegnamento, e per la ricerca di rapporti diretti con università italiane, tra cui appare, privilegiata, l’Università degli studi di Napoli l’Orientale.

I docenti delle università che hanno già accordi di scambio con l’Orientale (Shanghai SISU, Nanchino, Xian, Tianjin: responsabile prof. Anna De Meo) hanno attestato l’ottimo lavoro svolto finora, confermato anche dagli incontri del professore Carlo Vecce con gli studenti cinesi tornati da Napoli.

Tra le finalità principali della visita ai principali dipartimenti di italiano nelle università cinesi, la possibilità di integrare l’insegnamento degli Italian Studies in un più vasto progetto europeo e, nell’immediato, la creazione di una rete internazionale collegata all’AISLLI (Associazione Internazionale di Studi di Lingua e Letteratura Italiana), in vista del congresso dell’Associazione che si terrà nel 2016 proprio a Napoli.

A Shanghai hanno manifestato il desiderio di stipulare accordi con l’Orientale anche l’Accademia di Scienze Sociali e la Federazione delle associazioni di Scienze Sociali, alle quali si potrebbe rispondere con una lettera d’intenti.

Di grande rilievo, inoltre, l’incontro con il professore Gao, direttore del centro di studi europei presso la Tiao Tong di Shanghai (una delle più antiche università cinesi, di fondazione imperiale), e direttore di una nuova rivista internazionale pubblicata a Parigi da Harmattan, “Europeana”.

Gli accordi con l’Accademia di Shanghai e con Tiao Tong riguardano primariamente il settore delle Scienze Sociali e Politiche, a livello avanzato (dottorato e scambi di ricercatori/docenti, organizzazione di Summer Programs a Procida).

Presso Tiao Tong tra l’altro, sono già attivi un centro di ricerca francese, uno di ricerca tedesco, e uno dipendente dall’Università di Lovanio, cosa che rende auspicabile l’apertura di un centro dedicato all’Italia, ed eventualmente l’apertura della sede cinese in Italia, presso l’Orientale. Per questo motivo, il professore Gao ha rivolto al Rettore dell’Orientale e al professore Carlo Vecce un invito alla partecipazione al congresso internazionale su “La modernité: la reconstruction culturelle et la morale sociale” (aprile 2014), occasione che potrebbe coincidere con la firma di un accordo con l’Orientale.

Tra i progetti futuri anche la possibile apertura di un nuovo accordo con l’Università del Sichuan a Chongqing.

A cura della Redazione del Web Magazine d'Ateneo

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