20 anni dalla caduta del Muro di Berlino

 

20 anni dalla caduta del Muro di Berlino

Uno scatto del muro

Prime due giornate del convegno internazionale sulla caduta del Muro di Berlino. La gioranta è stata presentata dal professor Amedeo Di Francesco, Coordinatore del Dottorato in Culture dell'Europa Orientale e dalla professoressa Giusi Zanasi. Sono intervenuti: lo scrittore ungherese Gyorgy Konrad, la scrittrice tedesca Marion Titze e il poeta rumeno Geza Szocs

Giovedì 1 e venerdì 2 ottobre presso l’Orientale si è svolto un convegno internazionale sulla caduta del Muro di Berlino. A vent’anni da quell’evento epocale che avrebbe cambiato la storia del mondo, si cerca di tracciare un primo bilancio.
Ad organizzare questa iniziativa hanno provveduto due Facoltà dell’Orientale (Lettere e Filosofia e Lingue e Letterature Straniere) con l’obiettivo dichiarato di non  riproporre iniziative storiografiche e/o politologiche, promosse un po' ovunque quest’anno, ma delineare un profilo diverso, incentrato soprattutto sull’aspetto culturale e sulle testimonianze dirette di chi quegli avvenimenti li ha vissuti sulla sua propria pelle di cittadino dell’Europa dell’Est.
Per quanto riguarda l’aspetto culturale, per esempio, si è parlato di fedeltà letteraria e dittatura di sinistra (Sebastian Kleinschmidt, 1 ott. ore 10.00), e della presenza del tema della caduta del Muro in letteratura (Géza Szocs, 1 ott. Ore 11.30).
 
Tra coloro che sono intervenuti, ricordiamo lo scrittore ungherese Gyorgy Konrad, autore di testi come Antipolitica, tradotto in Italia negli anni '70 e il poeta albanese Visar Zhiti. Nato a Durazzo nel 1952, esordisce giovanissimo come poeta sulle più prestigiose riviste letterarie albanesi, finché nel 1979 cade sotto le grinfie del Sigurimi, la famigerata polizia politica albanese, e viene condannato a dieci anni di carcere che sconta sotto forma di lavori forzati nelle miniere e nei gulag albanesi. Qui, per la proibizione di scrivere, sfidando ogni pericolo, compone mentalmente o su frammenti di carta poesie che consegna segretamente alla madre durante le rare visite permesse.

 

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