Analisi e ricerche sui testi religiosi dal Cinquecento oggi

 

Analisi e ricerche sui testi religiosi dal Cinquecento oggi

Frontespizio della Historia natural y moral de las Indias di Padre José de Acosta, Sevilla 1590

L’importanza delle riforme cattoliche dall’Europa alle Americhe

6 novembre 2010 – Termina oggi il convegno Lingue e Testi delle Riforme Cattoliche in Europa e nelle Americhe secc. XVI-XXI. Iniziato giovedì 4 novembre, l’evento ha avuto come oggetto la presentazione di studi effettuati su testi religiosi, analizzati da un punto di vista etico e stilistico. A organizzarlo, Rita Librandi, docente di Storia della lingua italiana e Linguistica italiana presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale".
La prima giornata si è svolta all’insegna del problema legato alla comprensione linguistica del messaggio religioso in forma scritta; a inaugurare il dibattito la professoressa Cristina Vallini, che ha focalizzato la sua attenzione sull’evoluzione del percorso traduttivo del Pater Noster ponendo in risalto i derivanti problemi di interpretazione legati al lessico, le cui varianti presenti nelle varie edizioni delle Bibbie cinquecentesche sono poi state analizzate dal professore Daniele D’Aguanno. Dal problema linguistico si è passati al tema dell’evangelizzazione, grazie al contributo del professore Diego Poli dell’Università di Macerata che ha discusso il ruolo importante svolto dai gesuiti nella missione predicativa in Estremo Oriente e in Sud America.
Il discorso si è allargato al di fuori dei confini italiani con la presentazione delle ricerche svolte da docenti provenienti da diversi paesi europei; Frances Feliu e Joan Ferrer, docenti dell’Università di Girona, ad esempio, hanno discusso sul peso che i problemi di traduzione biblica hanno avuto nella formazione del catalano moderno. La seconda giornata ha visto come protagoniste in maggioranza relatrici donne, in quanto portavoci di testimonianze agiografiche e autobiografiche tutte al femminile. Dall’analisi delle caratteristiche dell’agiografia, effettuata dalla professoressa Silvia Morgana e dalla dottoranda Maria Polita dell’Università degli Studi di Milano, l’asse del discorso si è spostata sul tema della condizione e dell’operato della donna religiosa nel XVII secolo, vittima spesso di condanne e inquisizioni (particolare il caso di Maria Luisa Ascione, illustrato dalla professoressa Adriana Valerio e di Teresa di San Girolamo la cui vita è stata raccontata dalla professoressa Rosa Casapullo). Interessante lo studio condotto dall’organizzatrice Rita Librandi attorno alla figura di Luigi Sturzo evolutasi da predicatore a personaggio coinvolto nel panorama politico del primo Novecento. La giornata conclusiva – che ha avuto da sfondo il suggestivo Museo Diocesano – ha accolto gli ultimi dibattiti intorno al problema della comunicazione religiosa in tempi moderni. Il contributo del Monsignore Gennaro Matino ha fatto luce su un problema estremamente attuale quale l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione per la diffusione del messaggio cristiano tra i giovani. Il saluto del cardinale Crescenzio Sepe, seguito dal concerto dei musici della Cappella Musicale della Basilica di San Clemente, ha chiuso il percorso più volte definito misterioso per la scarsa attenzione rivolta all’argomento nel corso della storia; risolvendo degli interrogativi e ponendone di nuovi.

Dorina Buselli, Sabrina D'Errico

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