AVT - Audiovisual Translation: come le traduzioni interpretano le culture
AVT - Audiovisual Translation: come le traduzioni interpretano le culture
All'Orientale due Giornate sulle tecniche e sui processi di traduzione audiovisiva
Il 2 e 3 Aprile 2012, nella sede di palazzo du Mesnil, si sono svolte due Giornate di studio dal titolo "Novel Insights in Audiovisual Translation".
Le Giornate – organizzate da Jocelyne Vincent e Giuseppe Balirano, docenti presso il Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell'Orientale – ha avuto come argomento principale l’Audiovisual Translation (AVT), un termine usato per rappresentare l’attività del Dubbing and Subtitling sia cinematografico sia delle tv series, una attività specialistica che si concentra su una delle forme di traduzione che ai giorni nostri più si rendono necessarie.
Hanno partecipato all’evento professionisti, docenti e studiosi provenienti da Università e associazioni di tutta Italia, tra cui Delia Chiaro, direttore del Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture e Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori all’Università di Bologna a Forlì, Elisabetta Bucciarelli del Sound-Art di Roma e Paola Attolino dell’Università degli Studi di Salerno.
Le tematiche affrontate durante le due Giornate sono state molteplici, tutte però accomunate da una specifica tesi di base: il ruolo del traduttore è legato all’interpretazione di fattori complessi e disparati ed implica il trasferimento nella traduzione della cultura del paese che si va ad interpretare, cercando di rispettarne l’identità – di un territorio, di una religione, di una tradizione e di un modo di essere – proprio nel processo di trasferimento delle parole; si tratta dunque di un lavoro di sincronizzazione: sincronizzazione non solo delle immagini e delle parole, ma di civiltà nel loro senso più pieno e profondo.
La manifestazione ha permesso attraverso la riproduzione di corti, trailer e spezzoni di film e serie tv di capire, ma soprattutto di analizzare concretamente le tecniche di traduzione ed interpretazione audiovisive.
Non ultima, si è posta una problematica precisa: può l’audience influenzare la traduzione? Può la storia di un paese “manipolare” il lavoro di un traduttore?
Le questioni poste e le teorie prese in esame nei due giorni di studio sono state insomma numerose e complesse e non a tutte è stato possibile dare una risposta, essendo l’AVT un settore in continua crescita ed evoluzione. Proprio per questo si è dato spazio anche alle innovazioni e alle idee dei giovani presenti, i quali hanno contribuito sulla base di studi già affermati a “stimolare” l’attenzione sullo sviluppo di nuove tecniche di traduzione ed interpretazione.
In chiusura delle due giornate si è tenuta una rounding-up table che ha permesso di definire le varie teorie affrontate ed ha consentito, oltretutto, di stabilire un contatto tra i partecipanti e il pubblico interessato a cogliere ancora più a fondo alcuni aspetti delle tematiche trattate.
Agata Casalino