Borsa di studio a una nostra studentessa per un Master all'Università di Utrecht
Borsa di studio a una nostra studentessa per un Master all'Università di Utrecht
Marika Russo, nostra studentessa allieva del professore Franco Paris, si sta facendo molto onore nei Paesi Bassi. Dopo essersi brillantemente laureata in olandese e in inglese nell'autunno del 2013, laurea triennale, ha vinto una borsa di studio riservata a studenti stranieri, messa in palio dal Ministero dell'Istruzione dei Paesi Bassi e del Belgio e, dopo aver superato test molto severi, è stata ammessa a frequentare un Master in Lingua e Letteratura Olandese all'Università di Utrecht. Le borse di studio erano poche, i candidati centinaia provenienti da tutta Europa. A Marika abbiamo chiesto di mettere giù qualche riflessione sulla sua esperienza di studio in Olanda, cominciata già qualche mese fa, e sul percorso di studi all’Orientale che l’ha portata a ottenere questo ambito riconoscimento.
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Studiare una lingua “minore” per ottenere un risultato grande, di Marika Russo.
Il mio percorso all’Orientale cominciò nell’ottobre del 2010. La scelta di imparare l’Olandese fu una scommessa: studiare una lingua ‘minore’ è sempre un rischio se si considerano le opportunità lavorative offerte dalle lingue più studiate. Decisi di investire il mio tempo e le mie energie in qualcosa di piccolo sperando di essere ripagata con qualcosa di grande ed è quello che sarebbe successo qualche anno dopo. Durante la triennale a Napoli ho trascorso cinque mesi all’Università di Utrecht nell’ambito del programma Erasmus. Durante quest’esperienza ho avuto la possibilità di familiarizzare con il sistema universitario olandese (molto diverso da quello italiano) e di svolgere i miei primi esami in lingua olandese. I buoni risultati ottenuti mi fecero riflettere sulla possibilità di continuare i miei studi proprio in quell’università. In quel periodo inviai il mio curriculum e la mia idea per una tesi specialistica alla Taalunie, un’organizzazione con sede a L’Aia che promuove la lingua e la cultura Olandese e Fiamminga nel mondo . Ogni anno quest’organizzazione seleziona degli studenti da tutto il mondo per l’assegnazione di una borsa di studio finalizzata al conseguimento di una laurea specialistica nei Paesi Bassi o nelle Fiandre. Qualche mese più tardi una loro e-mail mi annunciò che ero stata selezionata per una borsa di studio e che avrei potuto iscrivermi ad un master a scelta in un università olandese o belga. La mia scelta cadde su un Research Master in Letteratura Olandese della durata di due anni, una collaborazione tra l’Università di Utrecht e quella di Amsterdam. Avrei quindi avuto la possibilità di frequentare due atenei, ma il processo di selezione sarebbe stato lungo e difficile. Tra l’invio dei documenti e la conferma del mio posto nel Master passarono 6 mesi e intanto conseguii la laurea triennale all’Orientale. Subito dopo partii per Utrecht, dove si sarebbe svolto il colloquio con i coordinatori del Master durante il quale mi sarebbe stata comunicata la loro decisione. Parlai molto di quello che avevo imparato all’Orientale e dei miei piani futuri. La commissione apprezzò il mio entusiasmo e il fatto che avrei potuto aggiungere al Master in Letteratura Olandese – di solito riservato a studenti olandesi - una prospettiva internazionale. Fui ammessa, insieme ad altri 6 studenti di Utrecht e 6 di Amsterdam. Tutti olandesi tranne me. A febbraio è cominciata la mia avventura, i treni tra Utrecht, dove abito, e Amsterdam, le lezioni e le consegne degli essay. Frequento un Research Master in cui si formano studenti che vorrebbero proseguire nella ricerca e questo rende il mio percorso diverso da un Master. Innanzitutto ho dovuto scegliere un ramo di specializzazione, che nel mio caso è la letteratura moderna e contemporanea. Durante i corsi vengo guidata dal punto di vista tecnico, imparo i concetti base, i metodi, gli approcci e mi viene data una tematica in cui inserire il mio progetto di ricerca, che posso impostare come voglio. Gli scritti finali, la cui stesura può durare anche mesi, sono quindi estremamente personali, basati sugli interessi e sulle capacità dello studente. E’ uno studio personalizzato in cui ogni studente trova il modo di crescere e migliorare secondo i propri ritmi. Quello che ho imparato all’Orientale è stato essenziale per riuscire in quello che sto facendo. Tutto ritorna in quello che sto studiando adesso, la lingua naturalmente per prima: grazie al team dei docenti di Olandese ho potuto raggiungere un livello che mi permette di poter fare quello che sto facendo. Durante i miei studi ho avuto la possibilità di essere seguita da vicino e sono stata continuamente incoraggiata e stimolata – i vantaggi dello studio di una lingua ‘piccola’ - ma soprattutto ho capito durante le lezioni di letteratura del prof. Paris che non avrei potuto studiare null’altro che non fosse la Letteratura Olandese. Ho ricevuto un bagaglio di conoscenze che stupisce i miei docenti olandesi e che non ha nulla da invidiare al bagaglio di chi la Letteratura Olandese l’ha studiata in un’università olandese. Essere un ‘prodotto da esportazione’ dell’Orientale mi riempie di orgoglio. Spero che il racconto del mio percorso incoraggi anche altri studenti o futuri studenti del nostro ateneo a non sottovalutare lo studio di quelle lingue che per un motivo o l’altro soltanto in pochi studiano. Scommettete.
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Audio intervista - Ibadi Theology. Rereading Sources and Scholarly Works