Dall’Orientale il teatro di Spazio Libero

 

Dall’Orientale il teatro di Spazio Libero

Immagine del Centro di Igiene Teatrale

Attuali studenti ed ex dell’Orientale mettono in scena Scarpetta fino al 19 dicembre. Risultato: risate a volontà

Teatro Spazio Libero, via del Parco Margherita – Ore 21, le luci si spengono, gli spettatori hanno già preso posto nello storico spazio partenopeo; spazio al quale molti nomi - anche importanti - della scena teatrale locale e nazionale devono la possibilità di aver trovato accoglienza quando altrove le porte erano solitamente chiuse. Stasera è di scena L’amico di papà di Scarpetta, per la regia di Antonio Lepre, laureato in Produzione Multimediale all’Orientale e che da ormai tre anni ha dato vita, insieme ad altri studenti del nostro ateneo, al progetto Centro di Igiene Teatrale, una compagnia di attori delle classi '82/'92 – sono ben trentasette – in cui agli studenti dell’Orientale si affiancano anche quelli della Federico II, del Suor Orsola Benincasa, della SUN e della Sapienza. Portare sulla scena Scarpetta, per una compagnia composta di giovani dai 18 ai 28 anni, in pratica la “generazione dei bamboccioni” o giù di lì, poteva rivelarsi un’impresa ardua e rischiosa: gli attori del Centro di Igiene Teatrale hanno invece fatto faville. A dispetto dei luoghi comuni, a gloria del nostro ateneo visto che gli attori provengono prevalentemente da qui, e nonostante la povertà dei mezzi, la scenografia curata nella sua semplicità (su un fondo nero di partenopea pietra lavica spicca il mobilio colorato) e la bravura degli attori, particolarmente suggestiva la maschera di Felice Sciosciammocca, hanno fatto dimenticare al pubblico il freddo pungente dello scantinato di via del Parco Margherita. “Tutti noi facciamo teatro da anni: io me ne occupo da quando ne avevo 16. E molti di noi lavoravano assieme già prima di fondare il Centro di Igiene Teatrale. I testi della tradizione teatrale partenopea sono il nostro forte: come in questo caso, li riadatto e li traduco. Oppure recitiamo opere scritte da me”. A parlare è Antonio Lepre, che rivela: “Abbiamo ridotto i costi al minimo anche sfruttando le possibilità di Internet. Stampo pochissime locandine e per il resto mi affido alla pubblicità telematica: passaparola su Facebook e sugli altri social network, innanzitutto”. L’amico di papà sarà in scena al Teatro Spazio Libero, via del Parco Margherita 28, fino al 19 dicembre alle ore 21 (la domenica è previsto anche uno spettacolo alle 17.30). E per gennaio, dal 26 al 30, una sorpresa: non più solo testi della tradizione napoletana o originali di Antonio Lepre, ma l’esperimento di uno Zio Vanja alleggerito da quattro atti a due. Da non perdere.

Concetta Carotenuto

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