Ha-sodot: “Segreti” tra tradizione e modernità nella pellicola di Avi Nesher
Ha-sodot: “Segreti” tra tradizione e modernità nella pellicola di Avi Nesher
A palazzo Mediterraneo per il quarto incontro della rassegna Religione, modernità, tradizione del Centro di studi ebraici si è tenuta la proiezione di un interessante film israeliano dal titolo Ha-sodot - la dottoressa Yael Meroz, docente di ebraico all'Orientale, ha presentato la pellicola diretta da Avi Nesher
Napoli, 14 maggio 2010 – Ha-sodot, datato 2007, è uno dei capolavori più recenti del cinema israeliano. Il film con Fanny Ardant, Ania Bukstein, Michal Shtamler, Adir Miller e Guri Alfi narra la storia di una giovane israeliana, Naomi (Ania Bukstein), che dopo la morte della madre cambia radicalmente vita. Figlia di un rabbino, Naomi non acconsente immediatamente al matrimonio combinatole dal padre e decide di trascorrere un periodo di studio presso un istituto femminile nella città di Safed. Qui conosce Michelle, sua compagna di stanza, con la quale istaurerà un rapporto di forte amicizia che non tarderà a diventare amore. Michelle, proveniente dalla Francia, è una ragazza molto più disinvolta e spregiudicata di Naomi che, invece, riuscirà a mostrare la sua vera personalità solo col tempo perché nata e cresciuta in una famiglia ortodossa con una educazione molto rigida e tradizionale.
Parallelamente alla storia delle due ragazze viene narrata quella di Anouk, un'ebrea francese ammalata di cancro che vive sola a Safed. Dopo aver trascorso quindici anni in carcere, perché accusata di aver ucciso l'ex-amante col quale era fuggita in Israele lasciando marito e figli in Francia, Anouk cerca redenzione. Ad aiutarla saranno proprio Naomi e Michelle.
Viene dunque magistralmente narrata la storia di tre donne che cercano indipendenza e riscatto. Numerose fughe, colpi di scena e qualche esilarante battuta sono alla base di questa pellicola drammatica che si conclude col matrimonio di Michelle, durante il quale, Naomi piangerà per la prima volta nella sua vita.Il film, proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano, vuole essere una riflessione sui sentimenti e sulla vita di alcune donne israeliane in una realtà sospesa tra modernità e tradizione.
Davide Aliberti, Marialberta Lamberti