La morte in diretta al Teatro Spazio Libero dal 12 al 15 maggio

 

La morte in diretta al Teatro Spazio Libero dal 12 al 15 maggio

Roberto Minichini e Antonio Supino

“La fine del mondo prevista dai Maya sta per avere luogo…”

Da consumarsi preferibilmente entro il 21 dicembre 2012 ovvero È difficile ridere in certi giorni pericolosi – Ci troviamo nel 2012, in una stazione ferroviaria in cui i treni arrivano con un ritardo di qualche settimana, sempre se arrivano. È chiaro, siamo sotto regime dittatoriale e a quanto pare sta per arrivare la fine del mondo: quale miglior modo ci può essere per il genere umano di trascorrere le ultime ore di vita rimaste che non sia quello di guardare un talk in TV? Un trashissimo “La morte in diretta” mostra le ultime news italiane, pretesto per toccare tutti gli argomenti più discussi dell’attualità del Bel Paese: quote latte, nucleare, immondizia, ma anche razzismo, precariato, corruzione. Dallo studio-stazione il collegamento con le piazze italiane è disarmante: la gente è in subbuglio e gli scioperi dilagano ma i politici invitati a commentare non sono in grado di dare spiegazioni, anzi hanno difficoltà addirittura nell’articolare pensieri sensati. A tale proposito il regista, Antonio Lepre, definisce la sua commedia un esempio di teatro-giornale in cui risulta evidente l’incapacità comunicativa che attanaglia l’Italia, ormai completamente inghiottita dalla censura.

È in questo scenario che un’intervista a quattro rappresentanti rispettivamente degli anni Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila serve a palesare ulteriormente la situazione grottesca in cui le giovani generazioni contemporanee si trovano a dover vivere, e mentre qualcuno canta “Dio, ti vorrei al posto mio” si delinea quella che verrà poi individuata come l’ideologia che meglio rappresenta il periodo storico in questione: “l’apocalismo”.   

La fine del mondo è allora un mero artificio? Non importa, sarà la realtà a consolarci.

Il Centro di Igiene Teatrale sarà in scena al Teatro Spazio Libero con Da consumarsi preferibilmente entro il 21 dicembre 2012 ovvero È difficile ridere in certi giorni pericolosi dal 12 al 15 maggio 2011.

Francesca De Rosa

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