Navigare necesse est: una mostra sulla storia della subacquea nella sede dell'Orientale di Procida
Navigare necesse est: una mostra sulla storia della subacquea nella sede dell'Orientale di Procida
Nel Conservatorio delle Orfane di Terra Murata un'esposizione di attrezzature e reperti che offrono una testimonianza importante della storia della subacquea nel Mediterraneo e, in particolare, nel Golfo di Napoli
Il 10 luglio è stata inaugurata la mostra Storia della Subacquea attraverso la testimonianza delle attrezzature nella suggestiva cornice del Conservatorio delle Orfane a Terra Murata. Presenti all’evento i rappresentanti degli enti che hanno patrocinato la mostra e delle istituzioni locali: il professore Giuseppe Cataldi, pro-rettore vicario dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale", il direttore del Dipartimento di Archeologia Subacquea della Fondazione Restoring Ancient Stabiae, Ugo Di Capua, il rappresentante dell'Amministrazione comunale di Procida, l'avv. Enrico Scotto di Carlo e Claudio Ripa, campione del mondo e tre volte campione italiano di pesca subacquea, e Umberto Cinque, capo dell’Ufficio Promozione e Marketing dell’Orientale e affidatario della non semplice organizzazione delle attività su Procida, anche stavolta realizzate in maniera ineccepibile.
Il professore Cataldi, responsabile scientifico della Scuola di Procida – Centro di Alta Formazione, ha dato inizio alla giornata ponendo l'accento sull'importanza del contesto in cui si svolge la mostra: un luogo che racconta la storia, l'amore per la natura, per il mare e per le ricchezze di una terra non sempre adeguatamente valorizzata. Quest'evento rappresenta un'occasione d’interazione con la città creando una possibilità di dialogo tra la comunità locale e quella internazionale.
Il rappresentante della Fondazione RAS – in linea con le attività della Fondazione che è l'unica in Italia ad essere finanziata da un'università Americana – ha sottolineato, invece, il dovere di recuperare le testimonianze e i percorsi storici, artistici e culturali, con lo scopo di valorizzare il patrimonio di differenze e peculiarità di ogni singolo territorio in un momento di globalizzazione sempre più massificata.
Infine, Claudio Ripa - campione del mondo, giornalista e reporter subacqueo, oltre che collaboratore di diverse riviste internazionali - ha piacevolmente intrattenuto i presenti con numerosi racconti di una vita trascorsa in mare, al termine dei quali ha avuto inizio la visita della mostra e il percorso attraverso più di trecento reperti gentilmente messi a disposizione da Massimo Scarpati, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, la scuola di Formazione ISFORM, il Centro Immersioni Stabiae e Claudio Ripa stesso.
Durante la visita alla struttura, inoltre, è stato possibile constatare la presenza di un nutrito numero di studenti stranieri provenienti dalla UCSB – University of California Santa Barbara – in viaggio di studio in Italia per tre settimane, impegnati in una lezione con il docente Claudio Fogu. Al termine della lezione, è stato possibile intervistare uno dei presenti, Logan Banks, che ha descritto quest'esperienza come un momento di grande crescita e formazione per tutti i partecipanti, studenti di cultura dei paesi del Sud: un viaggio che – attraverso la visita agli scavi di Pompei ed Ercolano, alla Coppa di Nestore a Ischia, Capri, Baia con i suoi tesori sommersi, la Napoli greco-romana e altri importanti luoghi del golfo – ha permesso loro, quotidianamente, di toccare con mano la storia antica.
Azzurra Mancini