Procida: un seminario in compagnia di Jacques Moeschler e Anne Reboul

 

Procida: un seminario in compagnia di Jacques Moeschler e Anne Reboul

Il 18 maggio si è tenuto a Procida, nella sede del Conservatorio delle Orfane, un seminario residenziale con Jacques Moeschler e Anne Reboul finalizzato all’approfondimento delle competenze traduttive e critiche di un gruppo di studenti selezionati componenti la giuria del Premio di Narrativa in Lingua Francese, II edizione, Napoli Racconta/Naples Raconte, sotto la presidenza della professoressa Giovannella Fusco Girard

L’evento, patrocinato dall’Ambasciata di Svizzera a Roma e dall’Institut Français Grenoble di Napoli, è stato sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Svizzera Jan Michalski. L’aliscafo delle 8:25 è pieno di studenti che approfittano del cielo terso e del sole e che sfruttano il panorama del golfo sullo sfondo per scattare le foto di rito. All’arrivo a Procida sarà il professore Michele Costagliola d’Abele ad accogliere il gruppo e a condurlo a Terra Murata dove, nella sede del Conservatorio delle Orfane, erano già presenti i professori Jacques Moeschler – docente all’Università di Ginevra – e Anne Reboul – direttore di ricerca presso il CNRS di Lione, accompagnati dalla professoressa Emilia Surmonte. In seguito sono stati raggiunti anche dalla professoressa Rosalba Guerini e dalla professoressa Sarah Pinto. Il seminario viene aperto dalla professoressa Reboul che, dopo una prima parte introduttiva concernente lo stile indiretto libero e l’ironia autoriale, propone agli studenti di lavorare in maniera pratica, sui testi, sottoponendo agli astanti estratti di opere di Molière da analizzare. Dopo una piccola pausa e una piacevole passeggiata alla scoperta di Terra Murata ricominciano i travaux pratiques con il professore Moeschler, incentrati sul valore dei connettori causali e sulla comparazione della loro funzione in francese e in italiano: ancora una volta il gruppo ha potuto cimentarsi nell’analisi di estratti testuali tratti dall’opera Madame Bovary di Flaubert. Il 19 maggio – giornata conclusiva del seminario procidano – ha visto la partecipazione del prorettore, il professore Giuseppe Cataldi, e del professore Yves Morieux dell’Institut de Sciences Politiques di Parigi. Mentre il primo ha presentato i suoi saluti a nome dell’Orientale, valorizzando al contempo i rapporti tra Università di Ginevra (Facoltà di Lettere) e l'antico ateneo campano che, grazie alla vivacità della Convenzione esistente, consentono scambi culturali importanti, il secondo ha invece proposto un intervento in cui si sottolineava l’importanza della comunicazione nell’interazione personale e professionale, in particolare nel campo dell’editoria traduttiva, attuale ambito di studio degli studenti. La giornata è continuata con una Table ronde che ha visto come protagonisti la professoressa Anne Reboul, la quale ha illustrato ai presenti i suoi recenti studi sulla comparazione dell’uso dello stile indiretto libero in francese ed in giapponese, e del professore Jacques Moeschler che ha anch’egli fornito ai partecipanti i dati emersi dai suoi ultimi lavori di ricerca. Entrambi gli interventi hanno dato luogo a nuovi spunti di riflessione: tra gli altri ha colpito il contributo del Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Orientale – il professore Augusto Guarino – che basandosi sulla sua esperienza di ispanista ha rivelato le analogie e le differenze annoverabili nell’uso dei tempi verbali in spagnolo in rapporto a quello dell’inglese e del francese. A seguire i saluti ed i ringraziamenti della professoressa Giovannella Fusco Girard e dei professori ospiti, Anne Reboul e Jacques Moeschler, i quali hanno manifestato piena soddisfazione per il gruppo di studenti con cui hanno collaborato, nonché grande ammirazione per l’Orientale e per la stessa isola di Procida, scenario definito “ideale” per un’esperienza umana e formativa di alto livello come quella appena conclusa. Il rammarico ha lasciato subito spazio però alla speranza di poter replicare al più presto. L’evento si è poi concluso con l’interessante ed elegante presentazione – ad opera di Guarino – del libro Galleria delle Armi scritto dallo psicologo napoletano Salvio Esposito. Il rientro a Napoli è stato sicuramente caratterizzato dalla nostalgia delle belle ore trascorse insieme: l’appuntamento però è per il lunedì successivo, con i professori Reboul e Moeschler, e la loro ultima lezione napoletana.

A cura della Redazione del Web Magazine d'Ateneo

A cura della Redazione del Web Magazine d'Ateneo - Direttore: Alberto Manco

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