Si conclude la seconda edizione del Premio Napoli racconta/Naples raconte

 

Si conclude la seconda edizione del Premio Napoli racconta/Naples raconte

Locandina dell'evento

La seconda edizione del Premio Universitario di Narrativa in lingua Francese si è conclusa con l’attribuzione del Premio ad autori di nazionalità francese, svizzera e bulgara. Premiazione il 28 giugno 2012 alle ore 16.30 presso la sede del Rettorato, Palazzo Du Mesnil, alla presenza, oltre che dei rappresentanti istituzionali dell’”Orientale” e della giuria, dei responsabili Consolari dei paesi di provenienza degli scrittori

Giunto alla seconda edizione, il Premio universitario di narrativa in lingua Francese “Napoli racconta/Naples raconte” si è concluso con i seguenti risultati:
- sezione Francese: Jean-Pierre Andrevon con il racconto "Poussière";
- sezione francofona: Alain Freudiger (Svizzera) con il racconto "Molly";
- sezione Francese Lingua di adozione: Rouja Lazarova (Bulgaria) con il racconto "Les sourcils d'Oscar".

Oltre che dalla Francia, i racconti pervenuti provengono dal Canada, Svizzera, Israele, Ciad, Marocco, Libano, Belgio, Mali, Nuova Caledonia, Tunisia, Cina, Bulgaria, Italia. Di fronte a una simile partecipazione, è facile immaginare che, ancora una volta, il nome dell’ Università “l’Orientale” e la capacità di chi ha promosso il Premio, unitamente alla particolarità della formula del Premio, abbiano contribuito positivamente al riscontro avuto. La premiazione degli scrittori è fissata per il 28 giugno alle ore 16.30 presso la sede del Rettorato, Palazzo Du Mesnil (ingresso da via Chiatamone 62), alla presenza, oltre che dei rappresentanti istituzionali dell’”Orientale” e della giuria, dei responsabili Consolari dei paesi di provenienza degli scrittori. 
I racconti, letti in forma anonima, sono stati giudicati da una giuria mista, formata per il cinquanta per cento dagli studenti di II livello del corso di Letteratura Francese e per l'altra metà dai docenti di Letteratura e di Lingua Francese delle Università della Regione. I testi sono stati anche tradotti dagli studenti e verranno pubblicati in una antologia edita dall'Orientale. Oltre al premio in denaro previsto per i tre vincitori, gli studenti che hanno curato al meglio le proprie traduzioni,  avranno la possibilità, di effettuare uno stage di tre mesi presso case editrici svizzere e italiane.
Da precisare che quest'anno il premio è stato finanziato per intero dalla Fondazione di Cultura Michalski di Losanna (Svizzera), mentre il Centro Culturale Francese a Napoli, il “Grenoble” ha sovvenzionato il premio del vincitore francese e il Consolato Bulgaro a Napoli ha partecipato con un sostegno per la scrittrice vincitrice.
Gli studenti componenti  la giuria hanno inoltre potuto frure delle Journées d'étude: Pragmatique linguistique et traduction littéraire, iniziativa organizzata dalla professoressa Giovannella Fusco Girard, responsabile della Convenzione e presidente del Prix Universitaire Napoli racconta/Naples raconte, nell’ambito della Convenzione con la Faculté des Lettres de Genève. Durante il corso,  tenutosi grazie al sostegno della Fondazione, un gruppo selezionato di studenti del Premio ha avuto l'occasione di seguire un seminario stanziale teorico e pratico sulle difficoltà e i problemi della traduzione letteraria, tenuto dalla professoressa Anne Reboul (CNRS di Lione), che ha presentato Travaux pratiques : Ironie auctoriale, e il professore Jacques Moeschler (Università di Ginevra) con il suo Travaux pratiques : À quoi servent les connecteurs dans le discours : l’usage des connecteurs dans les textes littéraires.

Due dei vincitori dell’edizione 2011, Jean-Noël Ndjékéry (Ciad-Svizzera) e Rossella Latorraca (Italia) hanno inviato un loro racconto inedito che verrà pubblicato nell’antologia della edizione prevista in occasione del Premio di quest'anno.
A  questo punto non resta che attendere la terza  edizione di Napoli racconta/Naples raconte, auspicando la sempre maggiore partecipazione da parte di coloro che vogliono approfondire le tecniche di scrittura, di analisi critiche del testo e da parte di chi, invece, per diletto vuole semplicemente esprimere e raccontare il mondo con la propria “penna”.

 

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. (Daniel Pennac)

Nicolina Della Monica, Laura Ricciardi

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