Traduttori e traduzioni. Nuove sfide della mediazione culturale
Traduttori e traduzioni. Nuove sfide della mediazione culturale
Nei giorni 22 e 23 maggio si è svolto presso l’Università degli studi di Napoli L’Orientale il convegno intitolato: Traduttori e traduzioni. Nuove sfide della mediazione culturale
Sotto questo titolo impegnativo le organizzatrici - le professoresse Cristina Vallini, Anna De Meo e Giovannella Fusco Girard - hanno voluto promuovere un confronto fra soggetti che si sono cimentati in prima persona con diversi contesti e momenti problematici della prassi traduttiva.
In questo quadro sono stati ridotti al minimo gli interventi teorici, mentre sono stati illuminati aspetti di solito trascurati, come la traduzione automatica, la traduzione per soggetti sordi e sordo-ciechi, la traduzione da e in lingue minoritarie (basco, romancio, occitano, shuar), nonché le traduzioni di testi tecnici e scientifici (dalla linguistica, all’economia, alla psicanalisi).
La traduzione letteraria è stata affrontata in relazioni a casi marginali e di particolare difficoltà: dal nonsense, ai testi letterari swahili, alle poesie zen cinesi, all’Omeros di Walkott, agli ipertesti, ai sottotitoli inglesi dei film di Totò e quelli italiani dei film anglo-indiani. Non è mancato uno sguardo al ruolo della traduzione nella classe di lingue e alla gestione del libero professionista nel settore tarduttivo.
Il Convegno, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, si inserisce nelle attività sia dell’Area didattica di Lingue Linguistica e Traduzione della Facoltà di Lingue, sia del Dipartimento di Studi Americani, Culturali e linguistici , sia del Dottorato in Teoria delle lingue e del linguaggio e riflette le convenzioni con diverse istituzioni svizzere, in particolare con la Facoltà di Lettere di Ginevra, e con l’Università di Vitoria nel paese Basco.