UEAI: Congress of Union Européenne des Arabisants et Islamisants

 

UEAI: Congress of Union Européenne des Arabisants et Islamisants

Un momento del congresso

"Aprirsi al confronto: una pratica che "L’Orientale" porta avanti da trecento anni. E questo incontro rappresenta un altro tassello in tale direzione". Con le parole del Rettore Lida Viganoni si è aperto ieri il XXV Congresso dell’Union Européenne des Arabisants et Islamisants

L’associazione promuove una convention ogni due anni, alla quale segue una pubblicazione volta a migliorare la comprensione di un mondo, quello arabo, spesso vittima di stereotipi ed ombre.
Per la quinta volta in Italia, dalla nascita dell’associazione nel 1962, gli organizzatori del meeting hanno scelto l'antica sede partenopea, come a voler "riconoscere la fortissima tradizione arabo-islamica dell’ateneo". "Qui l’arabo – continua il Rettore – si studia dal lontano 1889. Studiosi di fama internazionale hanno fatto dell’Orientale un polo di alto profilo, scientifico e didattico", che oggi ha accettato la sfida di conoscere "un mondo con la sua lingua, la sua storia, la sua cultura. Questa è una missione di grande importanza". Rilievo dato dalla necessità di instaurare un dialogo tra "realtà differenti, che devono sopravvivere in questo mondo globalizzato, nel quale ciascuno porta la propria storia, la propria lingua, la propria religione. In una parola: i propri valori. Misurarci con questa realtà esige un approccio che va ben oltre quello economico. Credo sia giunto il tempo di interrogarsi sul come il sistema di valori, del quale l’islam è solo una parte, si stia difendendo (dalla globalizzazione, ndr) in Europa e nel mondo".
Il tema della globalizzazione, e dei rischi di appiattimento culturale in essa intrinseci, può essere indicato quale filo conduttore, o se vogliamo come monito, che lega le numerose sessioni della convention. Il calendario dell’iniziativa, infatti, è tanto fitto quanto stimolante: da oggi a domenica i più celebri esperti internazionali del settore si alterneranno in dibattiti su diritto islamico, letteratura classica e moderna, scienza e filosofia, via via, fino all’attualissimo tema della migrazione. L’invito è aperto a studenti, appassionati o semplicemente curiosi del mondo arabo-islamico.

Antonio Celio

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