Últimas investigaciones sobre Madinat-al-Zahra

 

Últimas investigaciones sobre Madinat-al-Zahra

Scavi di Madinat-al-Zahra

Presso la sede di Palazzo Corigliano si è tenuto l’incontro con Antonio Vallejo Triano direttore degli scavi di Madinat-al-Zahra

4 aprile 2011- Antonio Vallejo Triano è il direttore di Madinat-al-Zahra dal 1985, autore del libro La ciudad califal de Madinat-al-Zahra, una delle pubblicazioni più interessanti mai scritte prima sulla urbe palatina, più di trecentocinquanta immagini attraverso le quali sono documentati i resti archeologici della città costruita nel 936 d.C. sotto il califfato di Abd al-Rahmān III per poter dare una forte testimonianza della grandezza del suo impero.
Dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità ha ricevuto fondi europei per proseguire gli scavi intrapresi circa cento anni fa. Proprio quest’anno ricorre il centenario dall’inizio dei suoi lavori. La città è situata ai piedi della Sierra Morena a pochi chilometri da Cordoba, in Spagna.
L’incontro è stato organizzato e presieduto dalla professoressa Roberta Giunta, docente di archeologia musulmana ed epigrafia islamica, e si è basato su confronti e percorsi metodologici ponendo in rilievo i rapporti tra Oriente e Occidente.
Considerata uno dei siti islamici più importanti, il borgo dalla sua data di fondazione ha vita breve: soli settantacinque anni, grande particolarità è data alla sua forma rettangolare costituita da un disegno rigido e preciso. La città è divisa in varie parti: la residenza del califfo, quindi quella del principe ereditario e degli altri aristocratici, ed infine le residenze dei servitori. Un aspetto di particolare importanza è dato dal sistema di approvvigionamento idrico, ottenuto in maniera privata in ogni abitazione. I servizi igienici sono personali e alimentati con acqua corrente, mentre per quanto riguarda le stanze del califfo risalta la grande copertura in marmo e le raffigurazioni floreali.
Oltre al marmo anche la pietra ricavata dalle cave è considerata un grande elemento decorativo.
La città è costruita in due momenti diversi, dal 936 al 940 d.C., per poi riprendere nel tra il 950 e il 960 d.C. con la costruzione della casa del primo ministro. Altro rinvenimento interessante riguarda la muraglia che delimita il territorio dell’urbe.
Grazie alle foto a raggi infrarossi si ha la possibilità di dividere le zone edificate e gli spazi vuoti, riscontrando così una costruzione sia nella parte Occidentale, con un urbanismo meno rigido, che in quella Orientale caratterizzata da una struttura ripetitiva.
Madinat-al-Zahra rappresenta il chiaro legame che ha unito a lungo il paese spagnolo e il mondo arabo.

Maria Izzo

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