Una celebrazione per un linguista, una celebrazione per la linguistica

 

Una celebrazione per un linguista, una celebrazione per la linguistica

Dettaglio della Locandina dell'evento

L’Orientale e la Federico II uniti in una giornata di studi con Federico Albano Leoni per i suoi settant’anni

Napoli, 25 febbraio 2011 – Federico Albano Leoni compie settant’anni e i due principali Atenei napoletani, L’Orientale e la Federico II, ne hanno celebrato la ricorrenza riunendo in una giornata di studi tutti i maggiori nomi della linguistica italiana che in qualche modo hanno avuto a che fare con il docente.
Una giornata di studi che, come viene sottolineato nei discorsi introduttivi, non è da intendersi ‘per’ o ‘in onore’ (o tanto meno, come ironicamente precisato, ’in memoria di’) ma bensì ‘con Federico Albano Leoni’.
A chiunque, nella mattinata di oggi, si fosse affacciato nell’Aula Pessina della Federico II prima dell’inizio dei lavori, difatti, l’atmosfera poteva sembrare quella di una numerosa rimpatriata di amici uniti da un comune interesse.
I corridoi ancora semideserti e la luce radente del mattino sembrano infatti favorire l’informalità dei minuti che precedono l’inizio dell’evento e, dal rituale scambio di saluti, si passa presto a una conversazione appassionata che coinvolge tutti i partecipanti. Ricerche e pubblicazioni si diffondono capillarmente nel settore ma si sa, al contrario, le occasioni di incontro e confronto di persona non sono sempre così frequenti: tanto che nessuno sembra incalzare i presenti a ricomporsi entro i canoni ortodossi di un convegno.
Inevitabilmente, l’inizio degli interventi avviene con un deciso ritardo sulla già serrata scaletta, ma quando dal “gruppo degli amici” prendono la parola Tullio De Mauro, Paolo Ramat, Emanuele Banfi, Lia Formigari e gli altri, le relazioni si dimostrano così strutturate e ricche di dettagli da ricompensare pienamente l’attesa.
Si capisce subito che non si tratta di una serie di celebratio ad personam, ma di vere e proprie stille di sapere, frutto di fini intelligenze e di decenni di lavoro sul campo, interventi nei quali s’intrecciano armoniosamente ricordi personali, riflessioni sul problematico rapporto tra forma e sostanza e approcci che tentano di fare il punto sui pressoché immensi ambiti di studio sulle lingue e il linguaggio. Difficilmente si riuscirebbe a trovare riuniti insieme tanti esempi di eccellenza e il pubblico, soprattutto i più giovani e i dottorandi del settore, ne appare pienamente consapevole.
I settant’anni di vita e quaranta e più di carriera di Federico Albano Leoni sono essenzialmente l’occasione per celebrare le conquiste della linguistica italiana attraverso l’impegno di generazioni successive di linguisti i quali, curiosamente, sembrano solo crescere e mai invecchiare.

Fabiana Andreani

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