Per una estetica dei sensi minori. Seminario del Centro di Studio sul Cibo e l’Alimentazione

 

Per una estetica dei sensi minori. Seminario del Centro di Studio sul Cibo e l’Alimentazione

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Olfatto, gusto e tatto analizzati da diverse prospettive durante due giornate di studio all’Orientale
 

Un ragionamento ad ampio raggio sulla sensorialità: è questo l’obiettivo del seminario di studi Sensibilità, sensorialità e linguaggio. A partire dai ‘sensi minori’ tenutosi presso la Cappella Pappacoda nei giorni 28 e 29 maggio 2012.
L’evento è stato organizzato dal Centro Studi sul Cibo e l’Alimentazione.
La domanda di fondo che ha portato alla nascita del Centro Studi, ed è anche il tema del seminario, riguarda la possibilità di una conoscenza basata sui cosiddetti sensi detti minori: tatto, odorato e gusto. Il cibo e l’alimentazione, mezzi privilegiati attraverso cui questi sensi si manifestano, possono essere un mezzo di conoscenza? A questi interrogativi hanno cercato di rispondere gli studiosi chiamati a fornire i loro contributi durante le due giornate di studio.
Al seminario hanno partecipato sia docenti dell’Orientale, sia studiosi provenienti da altre università italiane. Durante la prima giornata, coordinata da Giampiero Moretti, si sono susseguiti gli interventi di Rosalia Cavalieri dell’Università di Messina, Flavia Cuturi e Arturo Martone dell’Orientale, Leonardo Distaso della Federico II.
La giornata conclusiva ha invece visto le relazioni di Elena Tavani e Tiziana Pangrazi dell’Orientale e di Nicola Perullo dell’Università di Scienza Gastronomiche di Bra.
Gli incontri hanno affrontato ad ampio spettro il tema della sensorialità, del gusto e della sensibilità. Le relazioni hanno interessato la filosofia, l’estetica ma anche la musica e la scienza gastronomica, suscitando fra i presenti un vivace dibattito e un confronto di idee. Dall’intervento di Rosalia Cavalieri, concernente il nesso tra percezione e linguaggio, a quello di Elena Tavani, su una possibile validità filosofica dei sensi minori; da quello di Flavia Cuturi, che definisce la genesi della svalutazione dei sensi minori all’intervento di Martone; ma anche gli interventi di Tiziana Pangrazi, Nicola Perullo e Leonardo Distaso hanno visto un susseguirsi di riflessioni sulle possibilità offerte dai sensi minori, spesso trascurati dalla riflessione estetica occidentale. In anni recenti, poi, anche sulla spinta della continua realizzazione di prodotti nuovi da parte delle aziende gastronomiche, si è sentita la necessità di sviluppare una riflessione su questa parte della sensorialità.

Il pubblico ha partecipato attivamente alla discussione. Dopo gli interventi si è sviluppato un dibattito durante il quale è stato possibile mettere alla prova le idee esposte dai relatori contribuendo ad approfondire la discussione e ad eviscerare temi e problemi. Ed è anche nel confronto fra idee e posizioni che sta il valore di incontri di studio come questo seminario promosso dal Centro Studi sul Cibo e l’Alimentazione.

Salvatore Chiarenza

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