Edoardo Bennato in concerto per l’Orientale: un successo transgenerazionale
Edoardo Bennato in concerto per l’Orientale: un successo transgenerazionale
Straordinario successo di pubblico per il concerto del celebre cantautore
Sabato 30 ottobre il teatro Procida Hall ha visto salire sul suo palco Edoardo Bennato, cantautore originario di Bagnoli, da sempre interessato a problematiche sociali. L’artista si è eccezionalmente esibito con la sua band durante la serata conclusiva del secondo modulo di OASI, progetto incentrato su “Comunicazione, Etica, Ambiente”, coordinato dal professore Alberto Manco. Ad occupare le prime file di un teatro strapieno soprattutto ragazzi e studenti. Non solo giovani però in una serata all’insegna del rock dove alcune centinaia di persone si sono scatenate sulle note dei successi storici di Bennato come Il gatto e la volpe, Sono solo canzonette e L’isola che non c’è ma anche dei brani dell’ultimo cd Le vie del rock sono infinite. Un album fresco e capace di toccare questioni che i più giovani sentono davvero vicine al loro tempo. Grandi emozioni per tutti. La serata fa comunità. I ragazzi dell’Orientale e il pubblico procidano sono assieme. Canzoni dal significato autentico e profondo, ma anche una travolgente carica rock che ha scatenato anche i più timidi sottopalco. Ragazze che ballano, e riscoperta di emozioni per chi Bennato lo conosce da tempo. La carica esplosiva del celebre rocker ha contagiato il pubblico che non è riuscito a stare seduto sulle poltroncine della sala, scatenandosi sulle note della band e del suo leader. Eccezionali le performance dei chitarristi Gennaro Porcelli, ventottenne studente dell’Orientale, e Giuseppe Scarpato, protagonisti di assoli di altissimo livello che hanno infiammato gli animi dei presenti. A fine serata tanti i giovani che hanno aspettato Edoardo Bennato fuori al backstage per ringraziamenti, autografi e foto ricordo a conferma del fatto che la musica davvero non ha età. Ciò che conta sono le emozioni ed il messaggio che essa è in grado di trasmettere. Lo stesso Bennato, entusiasta della partecipazione dei ragazzi, ha lanciato l’idea di un nuovo appuntamento: questa volta la location – come ha auspicato – potrà essere magari una delle sedi dell’Orientale per discutere insieme agli studenti di questioni di geopolitica, tema molto caro al cantautore napoletano. Il pubblico spinge: “Sarebbe un successo”. Difficile non tenerne conto, chissà se sarà possibile. Entusiasta e pienamente soddisfatto anche il pro-rettore dell’Orientale, il professore Giuseppe Cataldi: “Il nostro ateneo”- ha dichiarato - “ha un rapporto intenso con l’isola di Procida, sede del centro di alta formazione sempre più protagonista di importanti convegni ed iniziative culturali di respiro internazionale. A prova di ciò abbiamo fortemente voluto che la serata conclusiva del secondo modulo del progetto OASI si tenesse proprio qui. Questa serata è la conferma del fatto che il nostro ateneo è in grado di stabilire innumerevoli tipologie di interconnessioni culturali”. Cataldi ha ringraziato Bennato, “un grande poeta impegnato nel sociale e di grande esperienza che, per l’occasione, ha deciso di tarare il suo concerto proprio sui temi dell’etica e della comunicazione”, chiudendo le sue considerazioni proprio con la citazione di un passo di un testo dell’artista: “C’è un vagito lontano, forse il peggio è passato e un futuro diverso, forse è già cominciato”. Protagonisti della serata i giovani a cui l’iniziativa è stata dedicata da Alberto Manco dal palcoscenico nel saluto di benvenuto. Tra i tanti ragazzi entusiasti Maria, 22 anni: “Questa sera mi sono davvero divertita. Bennato è proprio un grande, le sue canzoni sono ricche di contenuto ma mai pesanti ed i suoi musicisti sono bravissimi. Le schitarrate rock mi hanno emozionato a tal punto da non poter fare a meno di alzarmi e mettermi a ballare proprio ai piedi del palco. Adoro la musica e sono proprio contenta del fatto che per una volta sia stata l’università ad offrirci una simile occasione”. Dello stesso parere è Marco, 27enne laureando in Scienze politiche: “Il concerto mi è piaciuto davvero molto e, pur conoscendo alcune delle più famose canzoni di Bennato, non mi aspettavo di divertirmi così tanto. Anche la sua band è veramente eccezionale. Da quanto ho potuto capire soffermandomi in qualche locale dell’isola, però, ho capito che l’amministrazione locale non ha pubblicizzato l’evento in maniera adeguata. Peccato, nessuno ne sapeva nulla e chi è venuto lo ha potuto fare grazie alle comunicazioni effettuate da voi dell’Orientale. Non ne capisco i motivi ma mi pare davvero strano”. Dello stesso tenore la testimonianza di un altro ragazzo: “Abbiamo saputo della cosa grazie all’annuncio della macchina col megafono, un quarto d’ora fa, e ci siamo precipitati! Era un’occasione imperdibile!”. Una considerazione raccolta in più occasioni. Ciononostante, studenti dello storico ateneo campano e giovani procidani hanno davvero contribuito a infuocare una serata già di per sé straordinaria. Per questo, e non solo per questo, i due docenti presenti sul palcoscenico prima che il concerto iniziasse hanno ringraziato l’isola per la straordinaria accoglienza spontanea che ha riservato all’evento.
Raffaella Sbrescia - Direttore: Alberto Manco
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