Fabio Pariante, studente all'Orientale, vince il premio "Giovanni Giovannini - Nostalgia di Futuro" per il tema della comunicazione digitale

 

Fabio Pariante, studente all'Orientale, vince il premio "Giovanni Giovannini - Nostalgia di Futuro" per il tema della comunicazione digitale

Fabio Pariante ha studiato nel Corso di Laurea triennale in Lingue, Culture e Istituzioni dei Paesi del Mediterraneo laureandosi con una tesi dal titolo "Net-Art: l’arte di fare network" (relatore prof. Gianluca Riccio). Il premio "Giovanni Giovannini - Nostalgia di Futuro" è stato vinto per la miglior tesi di laurea triennale sul tema della comunicazione digitale

Fabio, quale corso di laurea triennale ha frequentato qui all'Orientale?

"Mi sono iscritto al primo anno di corso di laurea in Lingue, Culture e Istituzioni dei paesi del Mediterraneo presso la facoltà di Lettere e Filosofia"

Quale è stato il titolo della sua tesi di laurea, e chi è stato il suo relatore?

Net art, l'arte di fare Network. Quindi l'arte moderna e contemporanea applicata all'arte digitale, come mezzo di comunicazione di massa. Il mio relatore è stato il professor Gianluca Riccio."

Com'è nata l'idea di affrontare questo argomento?

"Questo argomento viene fuori dal mio interesse nei confronti di alcuni artisti di arte contemporanea, in particolare Miltos Manetas, dalle cui opere sono sempre stato molto affascinato. Inizialmente si trattava di dipinti e successivamente di opere realizzate digitalmente come forma artistica. Poi ho avuto modo di ricavare anche altre informazioni da internet e visitando mostre."

Vule parlarci della tesi, della sua struttura?

"In un primo momento era suddivisa in tre capitoli, poi ne ho aggiunto un altro perché ho deciso di trattare l'argomento della Net art dalla nascita di Internet alla sua evoluzione nel corso degli anni, fino a diventare un mezzo di comunicazione non solo dal punto di vista della messaggistica istantanea, ma come divulgazione di arte, di cultura e di conoscenza. Sono partito quindi da un (obbligatoriamente tale) accenno alla nascita di Internet, poi ho trattato le varie forme artistiche, nate in seguito alla realizzazione di alcuni software e tecnologie che man mano si sono evolute fino ad arrivare ai giorni nostri con l'i-Pod, l'i-Pad e via dicendo. Poi mi sono concentrato sulle differenti forme di arte digitale, se vogliamo anche più alte, come lo studio dei CAVE, ovvero stanze nelle quali vengono proiettate delle realizzazioni digitali della realtà concreta. In particolar modo ho ritenuto opportuno fare riferimento al museo di arte digitale Mav, Museo Archeologico di Ercolano ed è proprio da qui che ho preso spunto per alcuni paragrafi della mia tesi. Qui c'è anche la sede del Global Village di Derrick de Kerckhove, professore e sociologo belga che ha realizzato questo progetto che collega grandi distanze in tempo reale attraverso l'utilizzo di Internet. Diciamo che è un argomento molto vasto quindi per me è stato anche un po' difficile all'inizio trovare una scansione di rappresentazioni di questa tematica. Ho ritenuto opportuno infatti scegliere alcune forme d'arte più indicate, più significative ecco, che potessero essere alla portata anche di chi non conosce bene questa tipologia di rappresentazione virtuale. Comunque principalmente la mia tesi di laurea è incentrata proprio sul fare arte e comunicazione attraverso le nuove tipologie digitali e tecnologiche."

E come è venuto a conoscenza del concorso che le ha permesso di vincere un premio così importante per uno studente?

"In realtà è stato un caso. Stavo cercando un master on line e ho letto di questo concorso. Non sapevo di questo bando ma era davvero ad hoc per la mia tesi di laurea e quindi ho deciso di partecipare ad ottobre scorso e poi, contro ogni mia aspettativa, ho ricevuto la chiamata che mi comunicava la vincita."

Il concorso a cui ha partecipato ha come tema la Comunicazione e l'Innovazione Sostenibile: un binomio molto importante in questi anni.

"Credo che soprattutto al giorno d'oggi la comunicazione in sé sia importante per il progresso culturale e sociale. C'é davvero bisogno di questo a causa delle problematiche sociali e soprattutto politiche che stiamo vivendo, per i giovani e per chi ha l'opportunità di emergere o dare voce a chi magari ha più difficoltà in alcune realtà culturali. Ci sono tante possibilità per trovare maggiori spunti di collaborazione, opportunità lavorative e di crescita soprattutto interiore. Per il progresso culturale, questo è davvero importante."

Lei ha vinto uno stage presso un'azienda, sicuramente un'occasione importante per uno studente.

"Ho vinto una targa e poi uno stage all'ASCA, agenzia di stampa di Roma. Ovviamente è un'opportunità importante e poi sta a me sfruttarla al meglio e farne tesoro, non solo come impegno lavorativo ma soprattutto come esperienza di vita. Direi anche come possibilità di mettere le basi per un futuro più concreto. L'ambito della comunicazione e della stampa, o anche lavorare in una redazione sono cose che mi interesserebbe fare."

Quindi nei suoi progetti c'è anche quello di lavorare presso una casa editrice o comunque collaborare con notiziari o giornali?

"Sì, però direi che mi piacerebbe scegliere di lavorare su diversi fronti. Ho avuto proposte di collaborazione da parte di alcuni laboratori ma sono ancora cose da definire. Comunque le mie intenzioni sono di valutare man mano che le opportunità mi si presentano. Lo stage dovrà durare sei mesi, inizierà verso febbraio o marzo; aspetto quindi la comunicazione dalla redazione."

Per il momento lei è iscritto alla laurea magistrale?

"Sono iscritto al secondo anno della laurea magistrale in Lingue e Comunicazione interculturale in area euromediterranea, anzi proprio qualche giorno fa ho chiesto la tesi. Mi sono laureato a novembre 2010 però già avevo fatto i test d'ingresso per la laurea magistrale quindi mi sono portato avanti, per così dire."

Quale sarà l'argomento della tesi di laurea magistrale?

"Non è ancora definito ma sicuramente sarà un continuo della tesi triennale, un approfondimento adeguato al diverso momento. Credo che anche la tesi magistrale riguarderà lo studio dei social network, della comunicazione euromediterranea. Ho argomenti sui quali ancora devo maturare delle idee, per cui non mi pronuncio più di tanto."

Quali sono i docenti che ha incontrato durante il suo corso di studi e che hanno lasciato il segno?

"Difficile fare tutti i nomi. Ci sono diversi docenti che a modo loro mi hanno insegnato qualcosa, ciascuno di loro in base al suo tipo di insegnamento. Ho fatto tesoro di alcuni concetti che mi hanno trasmesso e sui quali ho fatto i miei approfondimenti. Anche per la scelta dell'argomento della tesi triennale sono partito da alcuni input che mi hanno dato loro. Stessa cosa per la laurea magistrale."

Consiglierebbe l'Orientale a un amico?

"Si, l'ho già fatto negli anni precedenti anche perché è un tipo di studio che rifarei sicuramente. L'Orientale come Università mi ha dato tantissimo, mi ha fatto maturare tantissimo non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello personale, quindi la consiglierei vivamente. Anche la stessa prassi di spostarsi da una sede universitaria all'altra rende un po' l'idea di cosa significhi iscriversi all'Orientale: non è un'Università statica, è dinamica. Per certi versi questa può essere un'opportunità da sfruttare per imparare a muoversi poi in maniera diversa una volta laureati. È una particolarità che le altre università non credo abbiano, e che a differenza di quanto a volte si dice costituisce a mio avviso un valore aggiunto."

Pensa che la formazione avuta in Ateneo sia utile per la ricerca di un lavoro all'estero?

"Sicuramente sì, anche perché studiare lingue e fare tesoro di una base culturale dal punto di vista linguistico ti permette di spaziare su diversi fronti, poi chiaramente sta all'interessato prendere le proprie decisioni. Io personalmente per il momento non ho l'esigenza di trasferirmi all'estero, ma se si presentassero occasioni importanti forse sceglierei di spostarmi. Sicuramente l'Orientale offre ottime opportunità di collaborare e di lavorare all'estero anche in base alla propria lingua di studio. Ovviamente l'inglese resta la lingua più importante, ma ci sono numerose possibilità di apprendimento di lingue straniere e questo rende molto spesso possibile scegliere di studiare la lingua del Paese al quale si è più interessati."

Agostina Picerni e Daniela Vitolo

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