Genetica dei testi e delle forme: nuove prospettive di studio

 

Genetica dei testi e delle forme: nuove prospettive di studio

Un'immagine di Pierre-Marc De Biasi tratta dal suo sito personale

I giorni 24 e 25 maggio il professore Pierre-Marc De Biasi, direttore dell’ITEM (Institut des Textes et Manuscrits modernes), ha tenuto due conferenze all’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, presso la sede di palazzo Giusso, sul tema della genesi dei testi e delle forme

GRazie alla Convenzione attivata fra il CESET (Centro per lo Studio ed Edizione dei Testi) dell’Orientale e l'ITEM di Parigi, del Consiglio Nazionale delle Ricerche Francesi, ed in collaborazione con il Dottorato di Filosofia e Politica, è stato possibile assistere a due lezione del professore De Biasi.
I due incontri sono stati coordinati dal professore Alberto Postigliola, il quale ha presentato, nella prima giornata, gli interessi principali dell’ITEM. Il Centro, nato nel 1982,  concentrava originariamente la propria attenzione sugli autori e letterati del XIX e XX secolo e sul concetto di genetica testuale ma con il passare degli anni gli ambiti di studio e di interesse sono stati sempre più allargati. La grande innovazione del Centro consiste nel rivalutare il momento dell’atto creativo dell’autore e nel considerare i manoscritti, gli abbozzi e tutto ciò che ricade nella nozione di “avantesto” come una parte degna di nota, al pari del testo stesso. Prima degli studi dell’ITEM, si riteneva che la pubblicazione a stampa rappresentasse la volontà dell’autore, mentre gli abbozzi e i manoscritti venivano considerati solamente come documenti che servivano semplicemente ad anticipare il testo e a spiegarlo. Oggi, invece, è possibile affermare che la prospettiva stia cambiando e che sempre più spesso viene dato un significato diverso a ciò che prima veniva posto su un piano secondario.
Alcuni temi affrontati dal professore De Biasi erano già stati accennati durante un convegno svoltosi nello scorso settembre ma, in questa occasione, il professore ha sottolineato quanto sia importante non solo la nozione di genetica del testo, ma anche quella di “ricezione”, ossia l’evoluzione e lo sviluppo a cui è sottoposto il testo una volta che questo interagisce col contesto sociale, storico e culturale.
Nella seconda giornata, invece, il professore ha cercato di ampliare la nozione di genetica testuale non solo riferendola alla produzione scritta, ma anche all’arte, come si può intuire dal titolo della conferenza: “Génétique des formes: fonctions et genèse du titre en histoire de l’art”.
Anche la nozione del titolo, relativa alla genetica delle forme, rappresenta uno degli oggetti di studio dell’ ITEM. Grazie alle ricerche svolte in questo centro è stato possibile affrontare il rapporto che esiste tra il titolo dell’opera e l’opera stessa. Il titolo, considerato come un micro-testo, interagisce con l’opera ponendo problemi semantici e di genetica testuale e, nella modernità, questo diventa parte integrante dell’opera e può addirittura condizionare la percezione di quest’ultima.

A conclusione delle due giornate, il professore Alberto Postigliola ha ricordato agli studenti delle possibilità di approfondimento di simili tematiche: la Convenzione tra le due istituzioni permette, infatti, di entrare in contatto con queste realtà anche grazie allo scambio culturale di studenti e docenti.
 

Laura Ricciardi

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