Ibadismo: dialogo tra Occidente e Mondo Arabo

 

Ibadismo: dialogo tra Occidente e Mondo Arabo

Un momento del convegno

Organizzato all'Orientale nelle date dal 28 al 30 maggio 2012 il convegno internazionale “Ibadi Theology: Rereading Sources and Scholarly Works”

Organizzato dalla professoressa Ersilia Francesca dell'Orientale, dal professore Heinz Gaube e dalla dottoressa Michaela Hofman-Ruf della Tübingen University, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Napoli “L'Orientale” ed il contributo della Fondazione Max Van Berchem di Ginevra e del CRISSMA (Centro di Ricerche sul Sistema Sud e sul Mediterraneo Allargato – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), il convegno è stato un'importante occasione per riaprire il dibattito sugli studi della teologia ibadita.
All'evento hanno partecipato numerosi professori di livello internazionale, sia della comunità occidentale che araba, esperti negli studi islamici, come i professori Wilferd Madelung e John Wilkinson della Oxford University, Josef van Ess della Tübingen University e Radwan al-Sayed della Libanese University, insieme a dottorandi e giovani ricercatori. Oltre a i professori universitari, si sono uniti al convegno il professore Abdulrahman Al-Salimi, capo redattore del giornale Al-Tasamoh, ed il Ministro degli Affari Religiosi dell'Oman H.E. Shaikh Abdullah bin Mohammed Al-Salimi.
L'Ibadismo è la principale religione del Sultanato dell'Oman ed è presente, in misura minore, in alcune regioni africane – Zanzibar, Jabal Nafusah in Libia, Jerba in Tunisia, Mzab in Algeria. L'origine dell'Ibadismo risale ai primi secoli dell'Islam, quando un gruppo di ex sostenitori del califfo 'Alī ibn Abī Ṭālib si scisse guidato dal teologo Abdallāh ibn Ibād, da cui prende il nome la scuola. Questo gruppo, insieme ai kharigiti, ha avuto una grande importanza per lo sviluppo della cultura islamica, in particolare ha contribuito alla nascita delle leggi e della teologia. Da ciò possiamo capire quanto sia fondamentale lo studio di questa corrente religiosa per comprendere meglio la dottrina che ha influito sui primi secoli di vita dell'Islam.

Uno degli obiettivi di questo convegno è la ripresa della tradizione napoletana degli studi ibaditi. L'Orientale in passato, con studiosi del calibro di Laura Veccia Vaglieri e Roberto Rubinacci, ha giocato un ruolo molto importante nello studio dell'Islam Ibadita, permettendo nuove interpretazioni sulla teologia e la storia di questa corrente nel Nord Africa e nell'Oman. Ad oggi gli studi sono affidati ai professori Agostino Cilardo ed Ersilia Francesca, che si occupano di diritto ereditario ed origini della scuola ibadita. La speranza è che il convegno apra una nuova fase per questo settore di studi, che attiri risorse e l'interesse dei giovani e soprattutto che non vengano più considerati come “studi esotici, ma vengano inquadrati anche nel campo del dialogo, che è proprio ciò che si cerca di promuovere, sia il dialogo tra musulmani che quello interreligioso”.
La professoressa Ersilia Francesca ha espresso un parere molto soddisfatto sul convegno:
“Le mie impressioni sono molto positive, il programma è denso, d'altra parte non è facile concentrare tanti studiosi in soli tre giorni; c'è un altissimo livello di interventi scientifici e un grande interesse su questa materia. Soprattutto c'è una grande voglia di avere un punto in cui studiosi dell'Oman e studiosi del Maghreb possano anche incontrarsi. I miei colleghi ed io pensiamo che sia importante che L'Orientale possa offrire questo punto d'incontro, in quanto ne sarebbe la sede naturale”.

Francesca Ferrara

© RIPRODUZIONE RISERVATA