Il maestro Peluso spiega la Villotta
Il maestro Peluso spiega la Villotta
Con l’ausilio dell’intervento delle voci del Coro Hippokrim, Peluso ha illustrato le caratteristiche di cinque brani.
Con una lezione-concerto alla Cappella Pappacoda si è chiuso il seminario di “Musica Occidentale e Orientale” organizzato dal professore Giovanni La Guardia. Il maestro Rosario Peluso, direttore del "Coro Polifonico Universitario Hippokrim", ha preso in esame la Villotta e le sue varianti nell’area mediterranea.
La Villotta è una forma musicale a tre o quattro voci, che nasce intorno al 1510 in Friuli e Veneto. Appartiene alla produzione secolare, destinata ad un uso non liturgico, di cui fanno parte altre varianti polifoniche: la frottola che ha origine nel ’400 con testo in italiano ed influssi dialettici, il villancico che nasce nel 1460 con testo spagnolo, la villanella che appare la prima volta nel 1537 con testo in napoletano e la canzonetta nata nel 1560 con testo in italiano, spesso di autori colti come il Petrarca.
Il maestro Peluso ha illustrato nei particolari le caratteristiche di cinque brani (Valgame senora mia in spagnolo; Vella de vos son amoros in catalano; O fly not di Thomas Morley; Ad una fresca riva di Luca Marenzio; Fuggit’ amore o voi che donn’amate di Giovan Domenico del Giovane) con l’ausilio dell’intervento delle voci del coro e di Mario Jovene al pianoforte, mostrando le differenze tra le varie forme musicali e concludendo in forma di concerto con la presentazione dei brani nella loro interezza.
Il Coro Hippokrim, che nasce nel 2000 come coro femminile e si evolve successivamente in coro misto, è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti che hanno la passione per il canto e svolge la sua attività concertistica in varie manifestazioni culturali soprattutto nella città di Napoli (http://www.coropoluniorhippokrim.it/index.html).
Aniello Fioccola