Intimità in pubblico. Discorso effimero e mercato editoriale negli Stati Uniti del primo Ottocento

 

Intimità in pubblico. Discorso effimero e mercato editoriale negli Stati Uniti del primo Ottocento

Copertina del libro

Sonia Di Loreto, pubblicazione inserita nella Collana di Letterature Comparate del Dipartimento di Studi Comparati

Lungo gli anni necessari alla scrittura di questo libro ho attraversato differenti luoghi nei quali ho avuto la fortuna di ricevere sostegno e affetto. 

Questo lavoro nasce da una tesi di dottorato svolta presso il Dipartimento di Studi Americani dell’Università di Roma Tre: ringrazio Cristina Giorcelli, Biancamaria Pisapia e Bianca Maria Tedeschini Lalli, che mi hanno seguito durante quegli indispensabili anni di formazione.
Un ringraziamento particolare va ad Alessandro Portelli, per l’incoraggiamento e la fiducia che mi ha sempre dimostrato, a partire dal gruppo di ricerca nel quale mi accolse durante gli anni universitari. In seguito, durante gli anni di studio presso il Dipartimento di Literatures in English della Rutgers University, ho beneficiato delle lezioni e delle conversazioni con Myra Jehlen, Michael Warner, Meredith McGill, Michael McKeon, Virginia Jackson, Cheryl Wall: a tutti loro va la mia affettuosa gratitudine per il generoso sostegno, per la guida costante e per avermi mostrato il senso del fare ricerca. Un caloroso ringraziamento, poi, va al gruppo di ┴coma, e soprattutto a Giorgio Mariani, Stefano Rosso, Annalucia Accardo, preziosi interlocutori e amici. A Mario Corona e a Donald Pease esprimo profonda riconoscenza per l’incoraggiamento e la generosità con la quale mi hanno offerto continui stimoli intellettuali.  
Questo libro, tuttavia, non esisterebbe senza l’intelligenza, la tenacia, l’affetto e il sostegno generoso di Donatella Izzo. A lei sono grata per la guida intellettuale egualmente affettuosa e rigorosa, per la premura e attenzione con le quali ha letto il manoscritto, per le cruciali osservazioni nate nel corso di ripetute conversazioni.
Nelle numerose transizioni tra le due sponde dell’Atlantico, ho sempre avuto amici ad accogliermi e aspettarmi. In Italia Anna Berardino, Carlo Martinez, Anna Scannavini, Elena Spandri sono stati dei punti di riferimento fondamentali e irrinunciabili: a loro va tutta la mia gratitudine e la mia amicizia. Negli Stati Uniti Karin Gosselink, Vera Eliasova, Bob Bettendorf, Patrizio Fradiani, Mark Steinberg, Katherine Lynes, Anthony Lioi, Kristen Abbey, Rick Anderson, Joe Walsh, Aryana Bates, Anjeanette Young, Chiara Cillerai, Bo Chen, Mary-Lou De Sousa, Stephanie Volmer, Kauser Ahmed, Orren Webber, mi hanno sempre accolta e incoraggiata in ogni modo: li ringrazio per l’affetto, l’ospitalità, la goliardia e l’amicizia che mi hanno dimostrato. Tutti gli amici, in Italia e negli Stati Uniti, continuano a essere una comunità di affetti senza la quale non avrei potuto fare la spola attraverso l’Atlantico, e le cui discussioni intellettuali sono state per me preziosissime e fondamentali. Insieme a loro ringrazio Leonardo Cervelli per avermi sostenuta sempre con affetto, tenacia, ironia e comprensione profonde, e per essere un interlocutore inestimabile. La stesura di questo libro è stata resa possibile da un assegno di ricerca: al Dipartimento di Studi Comparati dell’Università degli Studi di Napoli "L’Orientale" e al suo Direttore, Vittorio Marmo, devo il sostegno per il mio lavoro e la generosa disponibilità con cui me ne ha consentita la pubblicazione. 
A Napoli, o per meglio dire nel percorso fra Roma e Napoli, amici e colleghi mi hanno accolta e incoraggiata con affetto: vorrei quindi ringraziare collettivamente tutta la comunità pendolare. Per le borse di studio e i seminari offerti sono grata all’American Antiquarian Society, al Dartmouth College, e al Dipartimento di Literatures in English della Rutgers University.

Infine, un grazie sincero va ai miei genitori, a mio fratello e mia sorella, per avermi sostenuta durante gli anni e per avermi insegnato da sempre il valore della lettura. Dedico il libro a Maria D’Angelo, che lo avrebbe accolto con entusiasmo.

Sonia Di Loreto

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