Italia e Albania senza confini

 

Italia e Albania senza confini

Panorama di Montecifone (Fonte: http://www.molisecitta.it)

A Montecilfone (Molise) Italo Costante Fortino e Merita Bruci hanno tenuto un corso di alfabetizzazione

Montecilfone, 30 novembre 2010 - La venuta degli albanesi in Italia ha origini remote. Bisogna portarsi intorno al 1468. Fu in seguito alla scomparsa di Giorgio Castriota Scanderbeg, condottiero e patriota nazionale che impedì l’avanzata turca, che molti albanesi lasciarono la loro terra e si rifugiarono nella vicina Italia meridionale e nella Grecia settentrionale. La comunità albanese, consolidatasi soprattutto nell’Italia meridionale, prende tradizionalmente il nome di comunità arbëreshë. Si tratta di aggregazioni che nel corso dei secoli hanno continuato a conservare la propria identità e i propri riti religiosi. In Italia, nelle regioni del sud, si contano circa cinquanta piccole comunità arbëreshë. Il fenomeno è presente in modo particolare in Calabria.
Tornando al Molise, va detto che questa terra conta quattro comuni arbëreshë. È proprio nel piccolo comune di Montecilfone, ripopolato da una colonia di albanesi in fuga dai turchi nel 1508, che il professore Italo Costante Fortino, docente di lingua e letteratura albanese all'Università L'Orientale di Napoli, ha tenuto un corso di alfabetizzazione insieme alla professoressa Merita Bruci, di Tirana. Sebbene ci si trovi in Italia, all’interno di questo piccolo centro la comunicazione avviene attraverso la lingua albanese. Sembra quasi di trovarsi in un altro luogo, in un’altra terra. Il compito di tramandare la lingua albanese è affidato in particolar modo agli anziani. Una lingua intrisa di elementi legati alla cultura italiana. Il corso è stato strutturato su due livelli: da una parte è stato trattato l’albanese standard e dall’altra l’albanese d’Italia cercando di trovare affinità tra le due lingue che nel complesso sono molto simili. Tra le altre iniziative proposte, il professore Fortino ha presentato una raccolta di brani del poeta montecilfonese Matteo De Gregorio, analizzandone i temi, la lingua, in particolare il lessico. Un lavoro arricchito dall'assistenza di alcuni residenti oltre che di fonti locali.
Munxhufuni, così è chiamato il paese in albanese, è un esempio lampante della presenza di questa minoranza linguistica in Italia. Un luogo che come altri vuole salvaguardare il proprio patrimonio linguistico e culturale, promuovendo sul territorio progetti e iniziative diversificate che mirano a conservare e affermare il proprio carattere bilinguista.

Maria Izzo

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