Le confessional. Lepage a confronto con il maestro Hitchcock

 

Le confessional. Lepage a confronto con il maestro Hitchcock

Locandina

Napoli, 21 aprile – Si è chiusa oggi la sezione Remake del Petit Festival Autour du Québec, organizzato dal Centro di Studi Canadesi, con il film Le confessional (1995) di Robert Lepage

Il regista, che tra l’altro il 29 maggio aprirà l’edizione 2010 del Napoli Teatro Festival Italia con lo spettacolo Lypsinch, è uno dei personaggi più noti della scena culturale del Québec. Nato nella capitale della provincia francofona, si è diplomato a Le Conservatoire de musique et d'art dramatique du Québec e successivamente ha fondato un centro interdisciplinare di sperimentazione in cui ha messo a punto nuove tecnologie in ambito teatrale e cinematografico. Proprio per queste sue conoscenze è stato chiamato dal Cirque du Soleil per la direzione dello spettacolo .
Le confessional, remake di Io confesso di Hitchcock del 1953, è il suo primo lungometraggio e si svolge in parte proprio durante le riprese del film del regista inglese. Sviluppandosi secondo una struttura a più piani, tipica dei film di David Lynch, la storia si alterna tra il 1952 e il 1989: Lothaire Bluteau, nei panni di Pierre, ritorna nella casa natale per il funerale del padre e ritrova per caso il fratello omosessuale Marc; da qui una serie di strani avvenimenti ci porteranno alla scoperta del segreto della famiglia Lamontagne.
I paralleli con Hitchcock non si fermano all’ambientazione (la città di Québec assume un peso notevole, diventando uno dei protagonisti del film), ma si ripresentano in molte scene permettendo anche un’analisi di carattere sociale. All’inizio del film, infatti, nella scena del funerale, ci sono solo due persone: siamo negli anni '80 e la chiesa si è svuotata perché nel frattempo, durante gli anni '60, la Révolution Tranquille ha rinnovato la società québechese sostituendo alla forte influenza della morale cattolica, ben disegnata nel film di Hitchcock, una cultura secolarizzata, quella del 1989. Non a caso il termine confessional non indica un luogo sacro ma il camerino di un motel dove si fanno spogliarelli.

Aniello Fioccola

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