Mostruoso, Osceno e Terrifico nel Mediterraneo antico

 

Mostruoso, Osceno e Terrifico nel Mediterraneo antico

Immagine tratta dalla locandina dell'evento

Secondo appuntamento del seminario organizzato dal Centro Studi sul Buddhismo Il Mostruoso, L’Osceno, il Terrifico nella Dimensione del Sacro

Mercoledì 23 marzo presso l’ex asilo Filangieri si è svolto il secondo incontro del seminario interdisciplinare Il Mostruoso, L’Osceno, il Terrifico nella Dimensione del Sacro organizzato dal Centro Studi sul Buddhismo. Il titolo di questo secondo incontro era Culture del Vicino Oriente e del Mediterraneo Antico, e la professoressa Graziani ed il professore D’Acunto hanno parlato rispettivamente dei demoni della Mesopotamia antica e delle figure mostruose dell’arte greca, con particolare attenzione al mito delle Gorgoni.
L’antica Mesopotamia, che comprendeva l’odierno Iraq, parte della Siria, parte dell’Iran e parte della Turchia, fu una regione in cui si raggiunsero enormi livelli di conoscenza. La cultura mesopotamica divideva i demoni in gruppi di sette in base alle varie aree d’influenza. Ogni demone aveva un nome ed era un’entità superumana, non necessariamente negativa, che interferiva con gli uomini e con l’universo. I demoni si differenziavano dai mostri in quanto mentre questi ultimi, spiega la professoressa Graziani, mostravano forti somiglianze con il mondo animale e si muovevano su quattro zampe, mentre i demoni solitamente avevano sembianze più umane e si muovevano su due zampe. La professoressa Graziani ha poi proseguito illustrando le caratteristiche dei principali demoni della Mesopotamia e le loro storie.
Nella seconda parte dell’incontro, il professor Matteo D’Acunto ha analizzato la figura della Gorgone nell’arte e nella religione del mito greco. Dall’immagine della Gorgone come maschera mostruosa in cui gli occhi, che pietrificano allo sguardo, sono il fulcro della raffigurazione e la testa che tramite la sua forma affusolata produce un richiamo al felino, alla storia di Perseo che tagliò la testa di Medusa, il professor D’Acunto ha ripercorso la storia di questo mito coprendone tutti gli aspetti con un’analisi approfondita.
Il Mostruoso, L’Osceno, il Terrifico nella Dimensione del Sacro sembra essere oggi un argomento che suscita l’interesse di moltissimi studenti, dato il notevole successo in termini di partecipanti che questo seminario sta riscuotendo. Dopo il primo incontro infatti è sorta la necessità di spostare la sede originale in cui si sarebbe dovuto svolgere il seminario dalla biblioteca Maurizio Taddei di palazzo Corigliano al più ampio ex asilo Filangieri, sede del Forum Universale delle Culture 2013.
Il seminario, oltre ad essere un approfondimento su determinate tematiche, si propone come un momento di confronto e scambio di credenze e tradizioni appartenenti a diverse civiltà e culture che si incontrano attorno al tema de Il Mostruoso, L’Osceno, il Terrifico nella Dimensione del Sacro, confermando ancora una volta l’apertura e l’interculturalità che da sempre caratterizzano l’Orientale.

Davide Aliberti

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