Pietro Napoli Signorelli e Pietro De Angelis: due intellettuali napoletani, tra Madrid e Buenos Aires

 

Pietro Napoli Signorelli e Pietro De Angelis: due intellettuali napoletani, tra Madrid e Buenos Aires

Copertina de El si de las ninas

Due incontri organizzati dal Dottorato in Culture dei Paesi di Lingue Iberiche e Iberoamericane con ospite il professor Franco Quinziano dell’Instituto de Relaciones Internacionales della Universidad Nacional de La Plata, per approfondire alcuni aspetti della vita e dell’opera dei due intellettuali di origine napoletana

Nell’ambito dell’accordo stipulato tra l’Universidad Nacional de La Plata e l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, il professore Franco Quinziano dell’Instituto de Relaciones Internacionales dell’Università argentina, è stato ospite dell’Ateneo per un ciclo di conferenze su due intellettuali napoletani, Pietro Napoli Signorelli e Pietro de Angelis, il cui contributo alla storia e alla cultura spagnola e ispanoamericana è stato fondamentale tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo.

Il primo incontro si è svolto giovedì 3 maggio 2012 presso la sede di Palazzo del Mediterraneo ed è stato presentato dal preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, il professor Augusto Guarino. In questa prima lezione Franco Quinziano si è concentrato sul contributo di Pietro Napoli Signorelli, letterato napoletano trasferitosi a Madrid nella seconda metà del XVIII secolo, al teatro neoclassico spagnolo, attraverso l’analisi del carteggio in lingua spagnola tra l’intellettuale partenopeo e il drammaturgo spagnolo Leandro Fernández de Moratín, di cui Napoli Signorelli tradusse la quasi totalità delle opere.
Venerdì 4 maggio invece, si è svolto il secondo incontro con il professore Quinziano, presentato questa volta dal professore Raffaele Nocera. In questo secondo e ultimo appuntamento si è parlato di un altro importante personaggio: Pietro de Angelis.
Anch’egli di origini napoletane, de Angelis fu uno dei primi storici dell’Argentina del XIX secolo. Direttore e fondatore a Buenos Aires di alcune importanti riviste come Crónica política y literaria de Buenos Aires e El Conciliado, de Angelis pubblicò diversi saggi biografici, divenendo il precursore del genere in Argentina.
Negli anni trascorsi a Buenos Aires, lo storico napoletano si preoccupò di raccogliere e catalogare numerosi documenti relativi ai primi anni di vita della nazione, conservandoli in un archivio che successivamente venne riconosciuto come il più importante dell’epoca.
Figura controversa, Pietro de Angelis continua ad avere numerosi detrattori e, ancora oggi, non ha ricevuto il giusto riconoscimento per il suo ruolo di intellettuale e storico della nazione Argentina.
Le lezioni del professore Quinziano fanno luce sugli stretti legami storici e culturali che l’Italia, e Napoli in particolare, ha avuto con il mondo ispanico nel corso della storia. Una fitta rete di scambi che continua ancora oggi a suscitare l’interesse di studenti e ricercatori.
 

Davide Aliberti

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