Shakespeare e la scrittura romanzesca

 

Shakespeare e la scrittura romanzesca

William Shakespeare

di Simonetta de Filippis, Roma: Bulzoni Editore; 2003, 155 pp.

Sulle tavole del Globe e del Blackfriars, Shakespeare rappresentava la vita, l’uomo, le mille pieghe e sfaccettature dell’animo umano; nei suoi drammi coesistono gioia e amarezza, riso e pianto, felicità e dolore, proprio come accade nella realtà della vita.
I drammi di Shakespeare diventano momenti di esplorazione e di sperimentazione legati a una tradizione che viene costantemente rivisitata, modificata, rielaborata in senso innovativo e creativo.
Il teatro shakespeariano è popolato da personaggi fortemente problematici e si pone come specchio di una società in trasformazione, con i suoi squilibri,le sue lacerazioni, i conflitti, i compromessi e tutte le sue complesse dinamiche che delineano così il nuovo modello della società del Seicento.
Il mondo moderno, il mondo di Shakespeare è un mondo in cui le vecchie regole sono ormai sconnesse e l’uomo si trova di fronte alla possibilità e alla responsabilità di ripensare e di ricostruire un intero universo, con nuove regole e con un nuovo sistema di valori.



Simonetta de Filippis, Teatro come sperimentazione: Shakespeare e la scrittura romanzesca, Bulzoni Editore, Roma, 2003. pp. 155

Redazione

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