Traduttrici. Questioni di gender nelle letterature in lingua inglese
Traduttrici. Questioni di gender nelle letterature in lingua inglese
6-7 novembre 2008 - Convegno di studi: Traduttrici. Questioni di gender nelle letterature in lingua inglese. Il convegno, che si è tenuto presso l’Università di Napoli "L’Orientale", nella Sala Conferenze del Palazzo Du Mesnil, Napoli, si è articolato in due fitte giornate di interventi
Il convegno è promosso dal Dipartimento di Studi Letterari e Linguistici dell’Europa e dalle due Aree didattiche della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Orientale a conferma del riconoscimento degli studi sulla traduzione che caratterizzano uno dei percorsi formativi nel biennio e nel triennio.
La tensione al femminile vuole ribadire l’importanza, anche nell’ambito della pratica traduttiva, dei gender studies che hanno conosciuto un significativo sviluppo presso L’Orientale grazie a Lidia Curti e altri studiosi dei cultural studies.
Il vasto ambito della traduzione letteraria che tocca problematiche linguistiche, culturali ed editoriali, si è sempre distinto per la presenza significativa di traduttrici. Il lavoro di traduzione, spesso mal pagato e scarsamente pubblicizzato o ignorato, coinvolge una zona del femminile entro cui si trovano, fianco a fianco, sconosciute praticanti e scrittrici famose, il cui lavoro di traduzione è stato a lungo trascurato.
All’interno delle letterature in lingua inglese, il discorso della traduzione ha comportato anche un impegno di mediazione e di recupero delle culture "altre", su cui va impostata una riflessione teorica attenta alle questioni del gender.
Il taglio diacronico sviluppato nel convegno consente di partire dall’attività di traduzione di scrittrici che fin dal Medioevo e dal Rinascimento hanno scelto di tradurre da varie lingue, classiche e moderne, in inglese. Dalla regina Elisabetta I si passerà in rassegna una serie di autrici inglesi e americane della tradizione letteraria fino al '900 (Aphra Behn, Eliza Haywood, Charlotte Lennox, Mary Wollstonecraft, George Eliot, H.D., Dorothy Sayers e altre ancora) per concludere poi il percorso con le più recenti scrittrici postcoloniali.
I lavori sono completati da una tavola rotonda, coordinata da Laura Di Michele e da Maria Liguori, dedicata alla collana Angelica (Liguori) che ha valorizzato il ruolo della traduttrice.
Il convegno affianca voci autorevoli provenienti da varie università italiane (Milano, Trento, Pisa, Siena, L’Aquila, Teramo, Roma, Napoli, Bari, Cosenza, Catania) e contributi di giovani studiosi e studiose, così da offrire un ampio quadro delle ricerche in atto.
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