Centro di Studi Canadesi

Una scena da "Io confesso" di A. Hitchcock

Io confesso, Hitchcock in Québec

È iniziata oggi la prima edizione del Petit Festival Autour du Québec, organizzato dal Centro di Studi Canadesi e dedicato al tema “La persona e Il cinema”

Napoli, 14 aprile –  È iniziata oggi la prima edizione del Petit Festival Autour du Québec, organizzato dal Centro di Studi Canadesi. Il programma, dedicato al tema “La persona e Il cinema”, prevede ogni mercoledì fino ai primi di giugno la proiezione di otto pellicole.
Pellicola

Cinema d’autore all’Orientale, Petit Festival autour du Québec

Nei mesi di aprile e maggio inizieranno una serie di cineforum d’élite sul cinema asiatico e canadese: proiezioni in lingua originale (sottotitolate in italiano)

"L’essenziale è invisibile agli occhi". Così scriveva Antoine de Saint-Exupéry, nel suo piccolo e delicato Il piccolo Principe. Non sempre, però, le cose stanno in questo modo. A volte basta gettare lo sguardo un po’ più in là per lasciarsi condurre su strade che portano lontano.
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Ibridità canadesi: quando Arte e Tecnologia si incontrano

Napoli, 24 marzo 2010 – Si è aperto il Ciclo di conferenze sulle Ibridità Canadesi presso il Palazzo S. Maria Porta Coeli, presieduto da Angela Buono e Marina Zito

Il primo incontro del Ciclo, intitolato L’etico/estetica relazionale del sense lab, è stato tenuto da Stamatia Portanova, docente presso il dipartimento di Media and Cultural Studies della Birkbeck University di Londra. La conferenza si è incentrata sul concetto di ibridità, concepita come relazione tra tecnologia e danza, che unendosi danno vita ad una nuova forma di
Le confessional

Studi Canadesi: Hitchcock e Lepage a confronto

L’Orientale ospita un nuovo ciclo di incontri sul Canada e la sua cultura. La nuova rassegna è finalizzata al confronto tra letteratura e cinema d’autore e il primo appuntamento ha immediatamente attirato l’attenzione con la proiezione di due opere dei mostri sacri Alfred Hitchcock e Robert Lepage

Napoli, 1 ottobre 2010 – Il primo incontro del ciclo, svoltosi nella sede di Palazzo Santa Maria Porta Coeli, è stato presieduto dalla professoressa Angela Buono che ha posto l’attenzione sul tema del silenzio.
Locandina

L’età barbarica

Il film di Denys Arcand proiettato al Festival Autour du Québec che si tiene ogni mercoledì a Via Duomo

"Le figure immaginarie hanno più spessore e verità di quelle reali. Il mio mondo immaginario è stato sempre per me l’unico mondo vero. Non ho mai avuto amori così reali, così pieni di verve, di sangue e di vita come l’amore vissuto con figure uscite da me stesso".
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