Chiusura della Mostra Storia della Subacquea

 

Chiusura della Mostra Storia della Subacquea

Immagine tratta dalla locandina dell'evento

Reperti, attrezzature, immagini, testimonianze e coralli per raccontare la storia della subacquea nel Mare Mediterraneo

Il 30 ottobre si è conclusa la Mostra Storia della Subacquea attraverso la testimonianza delle attrezzature, organizzata dall'Università degli studi di Napoli “L'Orientale” nel Conservatorio delle Orfane di Terra Murata, sede della Scuola di Procida di cui il pro-Rettore Giuseppe Cataldi è responsabile scientifico.
La Scuola – che promuove da alcuni anni diverse attività, tra cui seminari, corsi, giornate di studio e convegni internazionali – ha ospitato per tutto il periodo estivo questa esposizione d’interesse non soltanto scientifico: un viaggio che permette di tracciare una sintetica storia dell'evoluzione della subacquea dall'antichità ai giorni nostri nel Mare Mediterraneo. Grazie all’Orientale e all'impegno di numerose persone e istituzioni, in collaborazione con la Fondazione Restoring Ancient Stabiae, è stato possibile raccogliere ed esporre più di trecento reperti: dai primi strumenti costruiti dagli stessi sub con materiali riciclati, fino ad arrivare alle macchine fotografiche e alle moderne attrezzature, il tutto accompagnato da immagini e supporti multimediali.
Il Web Magazine ha contattato per l’occasione il pro-Rettore Giuseppe Cataldi e i due campioni del mondo di pesca subacquea e corallari Massimo Scarpati e Claudio Ripa. Gli ultimi due hanno posto l’accento sull’importanza dell’evento e non soltanto da un punto di vista scientifico: il corallo oltre ad essere uno dei principali protagonisti della storia della pesca subacquea e della Mostra, rappresenta una grande risorsa economica presente in determinate aree marine del nostro paese – come quelle di Procida e di Torre del Greco, o della Sardegna per citarne solo alcune – che tuttavia merita di essere gestita in modo appropriato. Claudio Ripa ha anche anticipato la prossima pubblicazione di una monografia nella quale confluiranno i contributi dei relatori che hanno partecipato alla Mostra, per la rivista dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Tecniche Subacquee.
Il pro-Rettore Cataldi ha sottolineato, infine, come l'idea di un simile evento extra-accademico sia partita proprio da uno spunto dell'amministrazione locale, mossa dalla volontà di coinvolgere non solo gli studenti ma anche la popolazione dell'isola e i numerosi turisti in visita durante il periodo estivo. Una sollecitazione rispetto alla quale “L'Orientale” ha risposto con prontezza: la mostra, infatti, è stata un'importante occasione per coniugare le specificità dell'Ateneo con le risorse offerte dal territorio – la tradizione, la storia, la cultura, lo sport – usando come ponte di congiunzione il legame con il mare e le sue infinite ricchezze.

Azzurra Mancini

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