La scomparsa di Domenico Tomasco
La scomparsa di Domenico Tomasco
Nato a Salerno nel 1947, è prematuramente scomparso in seguito a una malattia incurabile
Con una e-mail fatta circolare in mattinata, la Segreteria amministrativa del Dipartimento di studi del Mondo classico e del Mediterraneo antico ha informato della scomparsa di Domenico Tomasco, ricercatore di Filologia classica, a lungo docente di Grammatica latina. La notizia è stata data dal collega e amico Giorgio Jackson, con il quale Tomasco ha a lungo condiviso il tavolo dove lo si ricorda regolarmente intento a lavorare sin dalle primissime ore di apertura del Dipartimento. Un Dipartimento al quale Tomasco afferiva fin dai tempi ormai lontanissimi in cui era ancora "Seminario di studi sul Mondo classico". Commosso il ricordo della segretaria amministrativa, la dottoressa Sanghez, che non riesce a trattenere le lacrime: "Lo ricordo con molto affetto. Una persona umile, sempre. Gentile. Anche quando scherzava, lo faceva con una gentilezza e un garbo particolari. Sapeva bene quanto grave fosse la sua situazione, che l'esito era scontato. Eppure non ha mai perso la sua attenzione per gli altri". Anche la signora Di Carluccio, che pure lavora nella segreteria del Dipartimento, vuole testimoniare il suo ricordo personale. Mostra una mail che Domenico Tomasco le aveva inviato già nel 2007: in fondo, affianco alla formula di commiato, aveva inserito un emoticon che saluta da una nuvoletta chi resta in basso: "Sapeva bene come stavano le cose. Una persona riservata. Molto ironico, era questa la sua caratteristica più sottile. Scherzò con delicatezza anche quando mi comunicò della sua malattia. Veniva da Casal Velino con il treno, anche tutte le mattine. Partiva alle cinque e alle sette e mezza, quando Salvatore Russo apriva il Dipartimento, era già dentro a studiare".
Sinceramente scosso dalla notizia il professore Luciano Camilli, tra i pochissimi docenti oggi presenti in Dipartimento, che ricorda Tomasco, tra l'altro, per la sua assiduità: "Una persona molto presente. Anche con gli studenti. Sto qui da vent'anni e ne ho un ricordo senza dubbio bello". Sulla stessa linea Giuseppe Camodeca: "Ne ricordo perfettamente la disponibilità e la gentilezza per tutte le richieste che gli si facevano. Personalmente, l'ho sperimentata in ogni occasione".
Pietro Greco, addetto alla biblioteca del Dipartimento, esprime un ricordo a suo modo ancora più vicino al sentimento personale: "Lo ricordo particolarmente per il suo modo di vedere la vita in maniera addirittura sarcastica, quando serviva. Ridevamo ancor prima che giungesse alla battuta in senso stretto, e talvolta, anzi spesso, non era nemmeno necessario che la esprimesse. Ricordo anche che volle farmi un dono, un semplice dono, per averlo aiutato a ritrovare un libro". E in effetti Domenico Tomasco lo si ricorda così: spessissimo sulle alte scale della biblioteca del Dipartimento, che lui spostava in punta di piedi, senza far rumore, standosene a lungo così, a leggere lassù, un po' staccato dal suolo.
I funerali saranno celebrati domani, mercoledì 21 luglio alle 10.30, a Casal Velino.
La Redazione