Maria Caro: studentessa dell’Orientale e reporter di Ziguline.com

 

Maria Caro: studentessa dell’Orientale e reporter di Ziguline.com

Maria Caro

Maria Caro è una studentessa dell’Orientale che da due anni collabora come reporter della rivista online Ziguline, in questa intervista ci racconta delle iniziative presenti, passate e future di questa interessante realtà

Maria, quando ed in che modo ha avuto inizio la sua collaborazione con la rivista online?

“Ho cominciato a lavorare per Ziguline circa un anno e mezzo fa tramite il direttore, Dimitri Grassi, che era allora un mio conoscente. Parlando di argomenti in comune quali l’arte, il teatro ed il cinema, Dimitri mi ha coinvolto in quest’avventura che è lavorare per un magazine che si occupa principalmente di arte, culture e stili di vita, in modo originale.”

Ziguline ha avviato già da un po’ di tempo un corso di fotografia presso la libreria Ubik di Napoli, come è nata l’idea?

“L’11 ottobre è partita la Prima edizione del Corso di fotografia curato da Augusto De Luca e da Raffaele Gallo che si tiene ogni settimana presso la libreria Ubik. L’idea è nata da un corso simile tenutosi ad Ariano Irpino, che è il nostro paese, e dato che io vivo e studio a Napoli abbiamo pensato di provare ad organizzare un corso di fotografia anche qui, dove il numero di persone interessate sarebbe stato sicuramente più alto.”

Il corso si avvale della collaborazione di alcuni fotografi affermati sulla scena napoletana e non solo, come ad esempio lo stesso Augusto De Luca. Come è stata possibile questa collaborazione?

“Il corso di fotografia oltre ad avere come docenti Augusto De Luca e Raffaele Gallo - che è un membro di Kairos Factory un collettivo di fotografi di cui fa parte anche Pietro Masturzo, il vincitore del World Press Photo 2009 - ha anche quattro ospiti: un photo-editor, due fotoreporter (tra cui Pietro Masturzo) ed il presidente di Fotografi senza frontiere.
La collaborazione con Augusto De Luca è nata due anni fa con il progetto Madre Snaturata, una iniziativa portata avanti da Ziguline e da alcuni tra gli artisti di strada più attivi sulla scena napoletana come Iabo e Macro, contro il museo Madre che in occasione dell'Urban Superstar Show - una mostra di Urban Art che vedeva coinvolti i maggiori artisti italiani - non aveva invitato nessun artista napoletano, nonostante l’indiscusso talento riconosciuto a livello internazionale da alcuni di loro. A questa manifestazione partecipò Augusto De Luca, conosciuto anche come graffiti hunter in quanto per un periodo se ne andava in giro per Napoli a staccare i graffiti dalle pareti. Da quell’esperienza, con Augusto abbiamo organizzato un workshop di fotografia ad Ariano Irpino ed una mostra al complesso di Santa Sofia di Salerno intitolata Lumen.”

Com’è stata finora la sua esperienza universitaria all’Orientale? Attualmente che corso di laurea sta frequentando?

“Mi sono laureata alla triennale in Traduzione ed Interpretariato per Usi Linguistici Speciali alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere e l’anno scorso mi sono iscritta al corso di laurea magistrale in Linguistica e Traduzione Specialistica.”

Ritiene che gli studi fatti finora all’Orientale siano stati utili per la sua attività giornalistica?

“I miei studi sono stati solo una base perché attraverso l’esperienza di Ziguline mi sto spostando molto da quello che sarebbe il mio campo. In ogni caso la laurea in lingue si sta rivelando utile in quanto sempre più spesso ho a che fare con artisti stranieri con i quali comunico in inglese o in spagnolo, un vantaggio rispetto agli altri redattori che magari hanno scarsa dimestichezza con le lingue. Per il resto, spero che in futuro riesca ad utilizzare anche le mie competenze in ambito traduttivo e letterario.”

Credi che l’Orientale abbia qualcosa da dare in più rispetto ad altre università?

“Allora, sicuramente un ateneo che si occupa delle lingue è più aperto alla contaminazione e quindi all’interculturalità, che è una cosa importantissima soprattutto nell’ambito del giornalismo, in cui non si può guardare solo ciò che ci circonda ma bisogna essere di ampie vedute e sicuramente l’Orientale è molto utile a questo.”

Cosa cambierebbe dell’Orientale?

“Credo che all’Orientale manchi la pratica, facciamo una marea di esami teorici ma mettiamo poco in pratica quello che impariamo. Me ne sono resa conto quando sono stata all’estero, studiare una lingua è un conto, utilizzarla praticamente ne è un altro.”

Ziguline si occupa di arte, cultura e stili di vita. Come si svolge l’attività all’interno della redazione? Lei personalmente di cosa si occupa?

Ziguline partiva come un sito di segnalazioni di eventi, successivamente abbiamo cominciato a parlare di arte contemporanea, di urban art, di illustrazione e poi di cultura, di diverse culture, insomma cerchiamo di osservare un po’ tutte le culture che ci circondano, le realtà che vediamo ogni giorno ma che non conosciamo.”

La rivista online cura molto la veste grafica. Che importanza date all’immagine? Credete sia importante nella comunicazione?

“Allora, prima di tutto Dimitri, il direttore, è un grafico, in secondo luogo crediamo che la grafica, l’immagine, siano molto importanti nella comunicazione. Al di là del sito, anche le foto che pubblichiamo, ci impegniamo affinché non siano banali ma, al contrario, trasmettano determinate cose ed abbiano un alto livello qualitativo. Credo che l’immagine sia importante prima di tutto per trasmettere ciò che vediamo e ciò che più ci colpisce durante i reportage o le interviste.”

Ha mai letto il Web Magazine? Cosa ne pensa?

“Si, mi è parso molto interessante il fatto che vi occupiate di documentare gli eventi che si svolgono all’Orientale, e che dedichiate anche spazio a quegli studenti che si impegnano in altre attività culturali. Inoltre, trovo molto importante che esista un mezzo di informazione per noi e fatto da noi e che si possa rivelare anche un’ottima opportunità per chi voglia avviarsi al mondo del giornalismo, a me per esempio avrebbe fatto molto comodo. Ma la cosa che più mi piace è sicuramente il fatto che il sito sia multilingue, cioè che traduciate gli articoli in diverse lingue.”

Dopo il corso di fotografia quali attività avete in programma?

“Allora, c’è in embrione una performance teatrale basata su un reportage fotografico fatto a Teheran, con una base musicale ed un attore che recita il testo; e poi una seconda edizione del corso di fotografia che si terrà sempre alla libreria Ubik di Napoli.”

Davide Aliberti

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