Uno studio critico sui rapporti economici tra Europa e Asia

 

Uno studio critico sui rapporti economici tra Europa e Asia

Locandina dell'evento

Napoli, L’Orientale, 8 ottobre 2010. Pietro Masina e Marisa Siddivò hanno presentato il workshop "Europa-Asia, Italia-Cina. Rapporti economici e strategie di sviluppo"

La professoressa Siddivò ha introdotto per noi il lavoro presentato oggi nella sede del rettorato. L'ateneo ospita una delegazione cinese di venticinque membri del Governo della Provincia del Guangdong. Si tratta di un evento di rilevanza nazionale che si inscrive nel più ampio quadro delle complesse relazioni economiche tra Italia e Cina, per le quali “L’Orientale” ha sempre dimostrato attenzione. Marisa Siddivò pone l’acccento su quanto sia importante – per la riflessione comune sulle relazioni tra i due Paesi – andare oltre il tema della grande crescita economica. Tema, questo, peraltro ampiamente affrontato soprattutto in un contesto come quello dell'Orientale in cui lo spazio della grande retorica che di solito accompagna simili riflessioni può essere naturalmente superato. Un superamento che favorisce la ricerca di una prospettiva più analitica, capace di tener conto della necessità, condivisa dai due Paesi, di una concreta riflessione e ri-programmazione delle strategie di sviluppo e di crescita. Ecco invece le risposte che il professore Masina ha dato ad alcune nostre domande: Professore Masina, a quali enti e/o istituzioni fa capo l’organizzazione di questo evento? “L’iniziativa è stata organizzata, con la sponsorizzazione del Ministero degli Esteri e la collaborazione della Camera di Commercio di Napoli, dalla School of Policy dell’Università di Ferrara insieme con altri Atenei italiani; essa è rivolta ad una delegazione cinese di venticinque alti funzionari del governo del Guang Dong, in Italia per un corso di formazione dalla durata di un mese. Quella napoletana, che prevede una permanenza di quattro giorni, è la tappa più lunga e contempla nell‘iter, oltre al nostro Ateneo, il centro commerciale Vulcano Buono, Città della Scienza a Bagnoli, il museo Nietzsche e un incontro col sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino.” Può tracciare le linee generali del workshop? “Il tema generale del corso di formazione è il rapporto tra territorio, governo locale, Università e impresa, mentre l’iniziativa in questione verte sulle relazioni economiche tra Italia e Cina: la tematica è assolutamente attuale nel momento in cui il popolo cinese ha vissuto l’esperienza di un notevole incremento economico proprio nell’ultimo periodo. La regione del Guang Dong, in particolare, ha registrato un aumento del PIL del 16% all’anno, il ché comporta l’impossibilità di affidare al mercato le redini della situazione, ma piuttosto promuoverne una gestione consapevole. Ecco perché le tappe italiane, comprese quelle del napoletano, fungono da esempio di piani di riconversione e recupero di realtà dinamiche sì, ma anche estremamente problematiche.” Ci indica la pianificazione strutturale della giornata seminariale? “Il workshop prevede un intervento introduttivo del Rettore dell’Orientale, Lidia Viganoni, nonché la partecipazione di Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, e Marco Di Tommaso, direttore della School of Policy dell’Università di Ferrara. Le lezioni frontali, previste anch’esse nell’arco delle quattro ore in cui si svolge l’iniziativa, dalle 15 alle 19, sono affidate alla professoressa Marisa Siddivò, docente presso il Dipartimento di Studi Asiatici dell’Orientale, e a me.” Su cosa verte il suo contributo all’evento? “La collega propone delle riflessioni nell’ambito della crescita economica e del territorio, la mia lezione invece offre un’analisi critica delle relazioni economiche tra Europa ed Asia, in particolar modo tra Italia e Cina, da cui, appunto, provengono questi alti dirigenti cui è destinato il workshop. Crediamo nel confronto produttivo tra realtà economiche in continuo scambio e contatto.”

Luisa Lupoli, Azzurra Mancini

© RIPRODUZIONE RISERVATA