Uomini che impiccano una donna. Per Sakineh Mohammadi-Ashtiani

 

Uomini che impiccano una donna. Per Sakineh Mohammadi-Ashtiani

Uomini che uccidono una donna? Va bene, ma prima dichiarino di stare fuori dal genere umano

Siamo filosofi, linguisti, geografi, antropologi, chimici, economisti, fisici, storici e via dicendo. Prima di tutto questo siamo uomini. Possiamo combatterci, avere idee diverse, scoprirci su fronti opposti. Ma abbiamo chiaro in mente che ci si può rispettare anche quando si sta distanti. Tranne che in qualche caso. Certamente se sentiamo che un gruppo di uomini impiccherà una donna, allora vorremmo che costoro prima di farlo fossero costretti in qualche modo a sottoscrivere una dichiarazione, o, come che sia, a subirla: una dichiarazione che li ponga al di fuori del genere umano e che li ricollochi là dove sta la preistoria più lontana che i nostri avi (proprio dagli antropitechi in sù) hanno attraversato per arrivare  a quella che noi oggi chiamiamo "civiltà". Un atto universale e definitivo che li ricollochi tra gli animali diversi dall'uomo, tra gli esseri che non muoiono ma periscono, tra le entità che non fanno la differenza tra l'oggi e il domani, tra il prima e il poi, tra il bene e il male, tra il sopra e il sotto, tra coloro che non si chiedono che cosa sia il tempo, tra coloro che non si chiedono perché l'ente piuttosto che il nulla, che cosa sia il senso, che cosa sia la vita stessa.

Nelle scorse settimane avevamo pubblicato, forse unico ateneo in Italia, un appello a favore della sospensione della pena di morte per la signora Sakineh Mohammadi-Ashtiani. Oggi lo ribadiamo: siamo orripilati. Ma non siamo certo maestri. Noi anche abbiamo decapitato qualche donna nei nostri secoli passati, e oggi non lo rifaremmo. Né la fucileremmo, né la impiccheremmo. Né la appenderemmo per i piedi, né la oltraggeremmo, né viva né morta. E' troppo debole quell'uomo che uccide una donna, e che poi ne espone il corpo. Permettano, coloro che oggi vogliono fare questo, che gli si dia un consiglio alla luce di una storia durissima che ci ha riguardati. E permettano, allo stesso modo, se insisteranno nel proposito di uccidere una donna, di sentirci autorizzati a dirci diversi da loro. Da chiunque, in qualunque posto, occidentale o non che sia, esegua simili impotenti azioni.

Alberto Manco

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