Interviste
“La linguistica storica? È alla base della psicomeccanica”
Professore Rocchetti, potrebbe darci una definizione della psicomeccanica del linguaggio? La psicomeccanica del linguaggio è un metodo che permette di analizzare il funzionamento del linguaggio risalendo dal discorso alla sua matrice cioè al meccanismo che abbiamo nella nostra mente – anche quando non parliamo – applicando tutte le osservazioni su un tempo chiamato &lFondata sugli studi del linguista Gustave Guillaume, la psicomeccanica del linguaggio rappresenta un approccio innovativo alla linguistica. In occasione del XIII Congresso Internazionale dell’Associazione di Psicomeccanica del Linguaggio (AIPL), il Web Magazine dell’Orientale ha intervistato la linguista italianista Sophie Saffi, professoressa all’Università di Aix–Marseille
Professoressa Sophie Saffi, potrebbe dare una definizione di psicomeccanica del linguaggio? Io definirei la psicomeccanica del linguaggio come una teoria linguistica che prova a approcciare l’atto di linguaggio nel suo complesso come un oggetto manipolato dal pensiero."Se il linguista storico è veramente bravo, allora la teoria linguistica è a portata di mano. E forse anche la stessa linguistica teorica lo è."
Professor Manco, che cos’è la psicomeccanica del linguaggio? La psicomeccanica del linguaggio è una teoria linguistica generale caratterizzata da particolare rigore scientifico, che gode di prestigio ed è in espansione. La sua elaborazione è dovuta alla riflessione sistematica del linguista francese Gustave Guillaume.La rassegna di cinema israeliano promossa dal Centro di studi ebraici giunge alla terza edizione. Ne parliamo con Raffaele Esposito, docente di "Lingua e letteratura ebraica moderna e contemporanea", curatore quest'anno assieme alla collaboratrice linguistica Yael Meroz
Raffaele Esposito, anche quest'anno il "Centro di studi ebraici" ha promosso una rassegna di cinema israeliano. Una iniziativa che continua a suscitare interesse. “Sì. Le precedenti rassegne sono state incentrate sul tema della religione, la prima, e sulla produzione cinematografica di film tratti da opere e racconti della letteratura israeliana, la seconda.Invitata nell'ambito dell'accordo Erasmus con Parigi VII, ha tenuto due lezioni nel corso del prof. Fabio Amato. La sua tesi di dottorato fu incentrata sulle relazioni migratorie ed economiche di Piazza Garibaldi, crocevia insospettato di scambi e relazioni di livello internazionale.
Camille Schmoll, qual è il ruolo delle discipline geografiche nello studio delle migrazioni internazionali? “Amo dire che la mia attività rientra nel campo degli studi migratori perché trovo molto interessante avere la possibilità di uno studio all’incrocio di varie discipline.
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Audio intervista - Ibadi Theology. Rereading Sources and Scholarly Works