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Scelto per la sua specificità: un tema quasi introvabile altrove
Dottor Grauso, ci parli brevemente del suo percorso di studi. “Ho studiato Scienze Politiche con indirizzo politico-internazionale all'Orientale e ho conseguito la laurea di vecchio ordinamento nel 2004.” Perché ha scelto il dottorato e perché proprio questo in Storia delle donne e delle identità di genere? “In realtà è stato il risuIntervista a Gennaro Gervasio. "Quando mi sono laureato solo l’Orientale offriva in Italia la possibilità di studiare l’arabo in una Facoltà di Scienze Politiche"
Lei si è laureato all’Orientale nel 1998 in Scienze Politiche, con voti 110 e lode, discutendo una tesi su “Intellettuali e politica in Egitto (Il linguaggio della crisi del 1967)”. Relatrice è stata la prof. Corrao. La sua tesi, dunque, è anche oggi di assoluta attualità.Si è svolto all'Orientale il Meeting Internazionale del WSE (World Society for Ekistics)
7 settembre 2012 – Sulla scia dei lavori del World Urban Forum appena conclusosi, l'Università degli studi di Napoli “L'Orientale” ha ospitato il Meeting Internazionale della World Society for Ekistics, organizzazione non governativa accreditata fin dal 1970 dall'ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Dopo i saluti di apertura del pro-Due giornate dedicate alla studiosa Laura Di Michele: le parole in movimento tra letteratura, teatro, cinema, musica e tanto altro ancora Cliccare qui per leggere l'articolo correlato
Continua il seminario interdisciplinare su “Giovani, società e diritti di cittadinanza in Nord Africa e Medio Oriente: uno sguardo attraverso il cinema”. Ne abbiamo parlato con una delle organizzatrici, docente in Storia della Critica e del Cinema all’Orientale, Luigia Annunziata
Professoressa Annunziata, il seminario che si sta tenendo e che si protrarrà fino alla fine di aprile, su cosa verte? Con Anna Maria Di Tolla ed Ersilia Francesca abbiamo scelto una serie di film di produzione recente provenienti da Tunisia, Marocco, Iran e anche documentari realizzati da cineasti europei che gettano il loro sguardo verso l’Egitto, come il documentario di Stefan