Quando il diavolo ci mette la coda, 2006, Napoli, l’ancora del Mediterraneo, a cura di Maria Luisa Cusati

 

Quando il diavolo ci mette la coda, 2006, Napoli, l’ancora del Mediterraneo, a cura di Maria Luisa Cusati

Copertina (Fonte: www.ancoradelmediterraneo.it)

Nel 2006 il Portogallo è stato Paese ospite del Salone del libro di Torino. Questo "evento" è ormai un elemento in grado di influenzare, almeno in parte, le politiche editoriali italiane. È accaduto così che, per quell’occasione, siano state presentate trenta opere di autori portoghesi (pubblicate da 20 diverse case editrici) #1 in traduzione italiana

Tra queste, un’antologia dedicata a un segmento particolare della narrativa, il racconto fantastico, a cura della professoressa Maria Luisa Cusati.
I racconti, selezionati in base alla loro specificità e alla rilevanza dei relativi autori nel panorama della letteratura portoghese, appartengono tutti al periodo compreso tra la fine del XIX e i primissimi del XX secolo, e sono stati tutti tradotti da docenti, collaboratrici e laureate de "L’Orientale".
Nella premessa al volume, Maria Luisa Cusati scrive: "La traduzione a carico di varie persone non è però segno di lavori autonomi e distaccati. Si è trattato di un lavoro di gruppo in cui ciascuno ha sottoposto agli altri i problemi, i dubbi, le difficoltà di comprensione di elementi culturali lontani nel tempo […] La principale difficoltà è costituita dalla necessità di dominare sia la lingua di partenza che quella di arrivo in maniera profonda, avendo la capacità di individuare il senso di richiami, modi di dire, lessici settoriali e usi locali, capacità che solo la costanza nella consuetudine può dare. Ritengo, quindi, che l’unico metodo che consenta di realizzare un buon lavoro di traduzione, sia quello di garantirsi la collaborazione di un parlante della lingua di partenza […] Mi sembra in sostanza opportuna la traduzione realizzata “a quattro mani” come un buon brano di pianoforte […] Il gruppo presenta questa prima iniziativa con l’intento di continuare a servire da tramite tra la scrittura portoghese e il lettore italiano."
Il "gruppo" è formato, oltre che dalla stessa Cusati, da Rosaria de Marco, Alessandra d’Aragona, Virginia Zehender e Maria da Graça Gomes de Pina.
Un importante riconoscimento a questo approccio traduttologico arriva, in questi giorni, dalla recensione del professor Manuel G. Simões (Università Ca’ Foscari di Venezia) pubblicata nell’ultimo numero della rivista “Estudos Italianos em Portugal”:
"No seu conjunto a antologia revela uma atenção aprecíavel à tradução, fazendo respirar os texos de partida mas sem transcurar a especificidade linguístico-literária de narrativas susceptíveis de interessar, pelo seu grau de sugestão, o leitor italiano."
 
Le pubblicazioni presentate a Torino sono state in realtà molte di più, qui si riporta solo il dato (a noi disponibile) delle opere che hanno beneficiato del contributo alla traduzione erogato dall’ Instituto Camões e dall’ Instituto Portugûes do Livro e das Bibliotecas.

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