Se la tristezza è subito "depressione" e una ruga è "patologia cutanea". Un convegno del CIRB

 

Se la tristezza è subito "depressione" e una ruga è "patologia cutanea". Un convegno del CIRB

Convegno del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica su "Alleanza Terapeutica: Realtà o Utopia". Amneris Roselli: "Già per Galeno il paziente deve scegliere se allearsi con il medico o con la malattia"

Aula Piovani, 11 novembre – Si è svolta nell’aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II la giornata conclusiva del convegno su “Alleanza Terapeutica: Realtà o Utopia” che ha visto medici, psicologi, esperti di bioetica - ma anche studiosi di altre discipline - riflettere sulla difficoltà di una corretta impostazione del rapporto medico-paziente. Un rapporto complicato negli ultimi anni dall’interferenza del terzo elemento costituito da Internet come fonte immediata di informazioni anche in campo medico e medico-terapeutico: è innanzitutto alla Rete che ci si rivolge quando si ha un problema di salute, prima ancora che al medico di famiglia. “Emerge chiaramente” - fa notare Carmine Dionisi, presidente della sessione mattutina - “che ad ostacolare una comprensione reciproca tra medico e paziente è il fatto che mentre la scienza è un mondo ordinato, il mondo della sofferenza non ha lo stesso ordine: si tratta quindi di due realtà che parlano due lingue diverse. Per iniziare a porre le basi per una comunicazione idonea tra medico e paziente, il principale alleato è il medico di famiglia”. Non a caso è medico di famiglia da 30 anni il Presidente della Commissione Bioetica dell’Ordine dei Medici, Gaetano Piccinocchi che rileva come l’Italia sia uno dei pochissimi Paesi al mondo dove la medicina generale non ha una specializzazione. “Una pecca gravissima visto che è il medico di famiglia il primo contatto con il paziente, è lui ad avere conoscenza approfondita dell’anamnesi medica di un paziente e della sua famiglia, ne conosce le abitudini alimentari e lo stile di vita”.  ln definitiva è il medico di famiglia a guardare il paziente come ’persona in toto’ e non ‘parcellizzata’ come inevitabilmente tende a fare lo specialista. A Piccinocchi, a Furio Faccenda e agli altri medici di famiglia si devono le riflessioni su quanto siano onerosi i compiti del medico di medicina generale che deve occuparsi di educazione sanitaria, della prevenzione primaria e di quella secondaria dei circa 1500 assistiti che gli sono affidati. In un contesto in cui la domanda di salute è diventata sempre più forte, dove si assiste a una “creazione e propagandazione” della malattia se persino le rughe diventano “patologia cutanea” e, meno paradossalmente, la tristezza è subito bollata come “depressione” e il dolore di un lutto pretende di essere cancellato da una medicinale.

Che una corretta impostazione della relazione medico-paziente sia fondamentale per vincere la malattia era già noto al mondo greco-romano. "Anche Ovidio, quando nei Remedia Amoris si propone di curare un particolare tipo di malattia, cioè l'amore - ha rilevato il preside Arturo de Vivo nei saluti introduttivi - chiarisce che senza la collaborazione del paziente il medico non può fare nulla". La relazione della professoressa Amneris Roselli, a sua volta preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Orientale, ha analizzato le riflessioni di due medici greci, Ippocrate e Galeno, per quanto riguarda l'impostazione del rapporto medico-paziente. "In particolare," – ha spiegato Amneris Roselli - "Galeno insiste sul conflitto tra il medico e la malattia, dove il terzo attore, il paziente, viene evocato come possibile ‘alleato’. Il malato deve scegliere a chi allearsi, e la sua scelta non è scontata perché il medico impone una terapia severa e dolorosa". Galeno cerca la collaborazione dei malati sufficientemente colti per documentarsi sulla loro malattia e invita a scegliere il medico valutando la sua competenza. In sintesi, la relazione medico paziente dipende da fattori culturali e sociali e continua a cercare un assetto soddisfacente, ora come nell'antichità. Argomenti tanto delicati quanto complessi e attuali.

Concetta Carotenuto

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