Interviste
Nella sala conferenze di Palazzo Du Mesnil è stato presentato il volume collettaneo "90 anni dello sloveno a Napoli". Presente la co-curatrice, Aleksandra Zabjek
Napoli, 30 gennaio 2012 - Vocazione multiculturale, collaborazione stretta fra docenti di diverse discipline e importanza dell’interculturalità: punti di forza dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, secondo quanto è emerso oggi durante la presentazione del volume 90 anni dello sloveno a Napoli.Dai funerali di Mario Merola alla rivolta egiziana passando per le foto di scena. Il giovane fotografo laureato all'Orientale ci parla della sua esperienza di fotoreporter
Eduardo Castaldo, lei si è laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Orientale. Ci vuole parlare della sua esperienza di studente in questa università?Giusy Iacoviello studia spagnolo come prima lingua. Alla triennale ha studiato invece francese e inglese. A queste lingue ha aggiunto un’annualità di albanese come lingua a scelta. A Madrid per l'Erasmus Placement: il suo bilancio.
Giusy, quale Corso di studi frequenta all'Orientale? “Sono iscritta al secondo anno del Corso di Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea e penso di laurearmi a marzo.” Quali lingue studia? “Studio spagnolo come prima lingua. Alla triennale ho studiato francese e inglese.Fabio Pariante ha studiato nel Corso di Laurea triennale in Lingue, Culture e Istituzioni dei Paesi del Mediterraneo laureandosi con una tesi dal titolo "Net-Art: l’arte di fare network" (relatore prof. Gianluca Riccio). Il premio "Giovanni Giovannini - Nostalgia di Futuro" è stato vinto per la miglior tesi di laurea triennale sul tema della comunicazione digitale
Fabio, quale corso di laurea triennale ha frequentato qui all'Orientale? "Mi sono iscritto al primo anno di corso di laurea in Lingue, Culture e Istituzioni dei paesi del Mediterraneo presso la facoltà di Lettere e Filosofia" Quale è stato il titolo della sua tesi di laurea, e chi è stato il suo relatore? “Net art, l'arte di fare Network.Francisco López Álvarez, docente presso la Escuela Internacional de cine de La Habana, e Carlos Martí Brenes, intellettuale e poeta cubano, all'Orientale
Qual è oggi l’obiettivo principale del cinema cubano? Francisco López Álvarez: “L’obiettivo più importante secondo me è quello di riuscire a mantenere un'industria cinematografica audace e con un certo margine di sperimentazione, che si interroghi costantemente sulla realtà del paese e che possa contribuire a formare un pubblico.